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RDCongo, l’UE annulla la sua missione di osservazione elettorale

Nel pomeriggio di mercoledì 29 novembre, l’Unione Europea ha preso la pesante decisione di annullare la missione di osservazione elettorale nella Repubblica Democratica del Congo per le prossime consultazioni presidenziali del 20 dicembre. Secondo il comunicato diffuso dalla responsabile della missione, l’eurodeputata svedese Malin Björk, l’annullamento è stato deciso “a causa di vincoli tecnici che sfuggono al controllo dell’UE, ostacoli allo spiegamento dei suoi esperti a lungo termine“. Tali ragioni sarebbero riconducibili all’impossibilità di tali osservatori di “schierarsi in tutto il paese per motivi di sicurezza“, dacché la loro missione ne sarebbe risultata “impossibile“.

La missione dell’UE aveva previsto di inviare 42 osservatori a lungo termine nella maggior parte delle province della RDC, cioè almeno 17 su 26, ma negli ultimi giorni non sono state trovate soluzioni adeguate e ora ciò non è più possibile.

Nel suo comunicato, l’UE incoraggia le autorità della RDC e tutte le parti interessate a proseguire gli sforzi volti a garantire che il popolo congolese possa esercitare pienamente i propri legittimi diritti politici e civili nelle prossime elezioni, ma l’annullamento della missione europea è di certo un brutto segnale, sebbene siano ancora in corso dei tentativi di mediazione con le autorità congolesi per provare a mantenere una parziale missione di esperti elettorali, magari solo nella capitale Kinshasa.

Solo un paio di settimane fa, il 7 novembre, l’alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Josep Borrell, aveva annunciato l’invio di una missione di osservazione elettorale in Congo, così rispondendo favorevolmente a un invito del Ministero degli Affari Esteri congolese. “Focus on Africa” ne aveva scritto in questo articolo:

RDCongo, l’UE invierà una missione di osservazione elettorale

Dal canto suo, in serata il governo della RDC ha diffuso un comunicato in cui, con rammarico, prende atto della decisione dell’UE e si dichiara “disponibile ad accogliere le missioni che desiderano seguire queste elezioni in conformità con le leggi e i regolamenti del Paese“. Nel comunicato, la RDC spiega che la cancellazione da parte dell’UE “è avvenuta durante le discussioni con gli esperti europei sulle modalità pratiche del loro dispiegamento“, cioè a causa del ritardo nella concessione dell’autorizzazione per l’uso dei propri mezzi di comunicazione, come telefoni satellitari e kit Internet, cruciali per lo svolgimento della missione elettorale.

Nello stesso comunicato stampa, il governo congolese ha ribadito il suo impegno a svolgere le prossime elezioni “nella trasparenza, nell’inclusione e nella libertà“.

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