Dalla Repubblica democratica del Congo all’Ucraina, dal Messico alla Colombia. Al Festival Internazionale di Giornalismo Civile Imbavagliati si è parlato di crisi dimenticate ospitando anche l’anteprima di un estratto del docufilm di Antonella Napoli, direttore responsabile della nostra rivista, “Congo. Storie di guerra e di resilienza nel cuore dell’Africa dimenticata” prodotto da Focus on Africa e realizzato con la collaborazione della Fomdazione Cumse. Montaggio di Stefano Chicoli.
Anche quest’anno il festival diretto da Désirée Klain dal 22 al 24 aprile ha ospitato voci libere da un mondo tra guerre e censure, partendo dalla giornalista egiziano-palestinese Youmna ElSayed, premio Pimentel Fonseca.
L’evento che quest’anno si è svolto all’Istituto Italiano degli Studi Filosofici, è alla nona edizione. Tema di quest’anno “Io ho visto – Strumenti di pace”.
La corrispondente dalla Striscia di Gaza di Al Jazeera English, premiata nel nome dell’eroina dei moti del 1799, prima di ricevere il riconoscimento ha voluto recarsi a Piazza Mercato che fu il luogo delle esecuzioni dei martiri della Repubblica Napoletana.
A Imbavagliati anche l’appello del fotoreporter palestinese Abed Zagout Con lui i fotografi napoletani Luciano Ferrara, Ciro Fu-sco, Stefano Renna, Sergio Siano e Salvatore La Porta. Dopo i saluti di Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto per gli studi filo-sofici, sono intervenuti Omar Suleiman e Jamal Qaddorah, Nino Daniele, presidente della giuria scientifica, Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo21, Tina Marinari, Campaigner Amnesty International Italia e Gianmario Siani, presidente della “Fondazione Giancarlo Siani” e il giornalista Marco Cesario. Durante l’evento, Amnesty International Italia ha chuesto ancora una volta il cessate il fuoco nel Medio Oriente, iniziativa con il gruppo “Fermatevi!”, madrina Marisa Laurito. Proprio l’attrice, con un video-appello, ha dato il via all’iniziativa e lanciato la campagna di sensibilizzazione contro la guerra.