Il 3 maggio 2024, due esplosioni hanno colpito un sito per sfollati a Mugunga e Lac Vert, vicino a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, uccidendo almeno 17 persone e ferendone più di 35. Le vittime erano civili fuggiti dai combattimenti tra le forze governative congolesi e i ribelli dell’M23. Questo tragico evento evidenzia la crescente crisi umanitaria nella RDC e la violenza che continua a devastare la regione.
#Goma et ses larmes 😭
Les témoignages à notre position renseignent que cette femme n'a pas été tuée par les bombes mais plutôt une armée tirée par une militaire après l'explosion dans le camp des déplacés de Lushagala au quartier #Mugunga à l'ouest de la ville de #Goma
Qui a… pic.twitter.com/zmCrcBH2jr
— Prince Bagheni (@PrinceBagheni) May 4, 2024
L’esatta natura delle bombe non è stata ancora determinata. Alcune fonti riferiscono di razzi, mentre altre parlano di ordigni esplosivi improvvisati.
Le esplosioni hanno colpito un luogo di sfollati affollato, dove migliaia di persone si erano rifugiate in fuga dai combattimenti nell’area circostante. Le detonazioni hanno causato danni significativi ai rifugi e alle precarie infrastrutture del sito.
La maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Decine di altre persone sono rimaste gravemente ferite e sono state trasportate negli ospedali di Goma, già sopraffatti dalle cure ai feriti dei combattimenti nella regione.
L'explosion des bombes sur le site des déplacés de Lushagala a suscité la colère des déplacés qui y ont passé plusieurs mois, depuis leur arrivée en provenance de l’axe Sake-Shasha-Minova, et qui survivent sans assistance. La route Goma-Sake a immédiatement été barricadée par des… pic.twitter.com/avMyafkIFo
— Radio Okapi (@radiookapi) May 3, 2024
Le esplosioni hanno causato profondo shock e indignazione tra la popolazione locale e la comunità internazionale. Le Nazioni Unite hanno condannato fermamente gli attacchi, definendoli “una flagrante violazione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale”.
La rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite nella RDC, Bintou Keita, ha invitato le autorità congolesi a condurre un’indagine approfondita e ad assicurare i responsabili alla giustizia. Anche le organizzazioni per i diritti umani hanno sollecitato azioni concrete per porre fine all’impunità e proteggere i civili.
Le bombe hanno peggiorato la già terribile situazione umanitaria a Goma. Migliaia di persone hanno perso i loro rifugi e i loro averi nelle esplosioni, e molte altre sono ora traumatizzate e spaventate. Le organizzazioni umanitarie temono una nuova crisi umanitaria nella regione, mentre le risorse e le capacità di accoglienza sono già insufficienti.
#Goma : plusieurs dizaines de morts après une explosion des bombes dans des camps des déplacés à Mugunga
— INFOS.CD ❁ (@infosCD_) May 3, 2024
La tragedia è avvenuta nel mezzo del conflitto in corso tra il governo congolese e l’M23, un’ex ribellione tutsi. Gli scontri tra le due parti hanno provocato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone e causato numerose vittime civili.
Il governo congolese accusa il Rwanda di sostenere l’M23, cosa che il Rwanda nega vigorosamente. La comunità internazionale ha chiesto una distensione del conflitto e un dialogo tra le parti in vista di una soluzione pacifica. Inoltre, l’auspicio è che la comunità internazionale raddoppi i propri sforzi per porre fine alla violenza e alle sofferenze nella RDC: sforzi di pace, pressione su tutte le parti affinché rispettino i diritti umani e fornitura di assistenza umanitaria ai civili colpiti dal conflitto.
Le vittime delle esplosioni di Goma, così come i milioni di altre persone colpite dal conflitto nella RDC, hanno bisogno di sostegno urgente: assistenza medica, alloggio, cibo, acqua e supporto psicologico. Inoltre, è essenziale combattere l’impunità per i crimini commessi durante il conflitto.