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Museum Day, il Museo di Gungu: una fenice risorta dalle ceneri

Oggi, 18 maggio, l’UNESCO celebra il #MuseumDay, la Giornata Mondiale del Museo.

Sottolineando che “i musei non sono solo manufatti: sono centri di creatività, che promuovono le economie locali e innescano discussioni vitali su questioni sociali“, l’UNESCO invita a raccontare il proprio museo preferito.

Noi di “Focus on Africa” raccontiamo spesso i musei del continente, ma negli ultimi mesi ci siamo concentrati ben due volte sul Museo di Gungu, nella RDCongo, con due interviste al direttore (i link sono alla fine dell’articolo). Per questa giornata, dunque, ci sembra giusto raccontare ancora la storia del Museo di Gungu, tra dramma e resilienza.

Un gioiello culturale devastato

Il Museo di Gungu, situato nella provincia di Kwilu della Repubblica Democratica del Congo, era un faro di cultura e storia congolese. Fondato nel 1986 da Aristote Lwange Kibala, con il passare degli anni era diventato il più grande e importante museo privato del Paese, attirando visitatori da tutto il mondo. La sua collezione vantava 25.000 opere, tra cui le famose maschere della tribù dei Pende, considerate un tesoro inestimabile della cultura congolese.

Purtroppo, nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2021, un incendio doloso ha devastato il museo, distruggendo gran parte della sua preziosa collezione. Le fiamme hanno divorato opere d’arte, manufatti e oggetti di valore inestimabile, lasciando dietro di sé solo macerie e un senso di profonda desolazione.

Un atto di distruzione contro la cultura

L’incendio del Museo di Gungu non è stato solo un tragico evento per la perdita di opere d’arte irreparabili, ma anche un atto di violenza contro la cultura e l’identità congolese. Le maschere e gli oggetti della tribù dei Pende, ad esempio, non erano solo manufatti artistici, ma rappresentavano la storia, le tradizioni e le credenze di un popolo. La loro distruzione ha significato un colpo inferto alla memoria collettiva e all’identità culturale del Congo.

Un simbolo di tenacia e speranza

Nonostante il dolore e la devastazione, Aristote Lwange Kibala non si è arreso. Animato da una tenacia incrollabile e da un amore smisurato per la cultura del suo Paese, ha deciso di far rinascere il museo dalle ceneri. Con l’aiuto di alcuni collaboratori, ha avviato un’opera di scavo e recupero tra le rovine fumanti. Un lavoro duro e impegnativo, ma che ha permesso di recuperare circa 10.000 reperti, tra cui sculture, maschere, manufatti e oggetti di vita quotidiana.

Un museo rinato, una sfida aperta

Il “nuovo” Museo di Gungu, allestito all’interno dell’abitazione privata di Kibala, è un simbolo di speranza e di rinascita. La sua collezione, seppur ridotta rispetto a prima, rappresenta ancora una preziosa testimonianza della cultura e della storia del Congo. Il museo continua ad accogliere visitatori, sia locali che stranieri, e collabora con le scuole per promuovere la cultura congolese tra le nuove generazioni.

Un appello alla responsabilità

La storia del Museo di Gungu è un monito per le istituzioni e la comunità internazionale affinché riconoscano l’importanza di preservare il patrimonio culturale congolese. Musei come quello di Gungu svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della cultura, del dialogo interculturale e della coesione sociale. Il loro sostegno è fondamentale per garantire la sopravvivenza di questi tesori inestimabili e per tramandare la cultura congolese alle generazioni future.

Oltre la tragedia, un esempio di resilienza

Il Museo di Gungu è più di un semplice museo. È una testimonianza della forza e della resilienza del popolo congolese. La sua storia ci insegna che anche di fronte a una tragedia, la tenacia, la passione e l’amore per la cultura possono fare la differenza. Il museo è un esempio di come la cultura possa essere una forza di rinascita e di sviluppo, un motore di cambiamento positivo per un futuro migliore.

Un faro di speranza per il Congo e l’Africa

La storia del Museo di Gungu è un messaggio di speranza per il Congo e per l’intera Africa. Dimostra che, nonostante le difficoltà e le sfide, la cultura può essere una forza di riscatto e di progresso. Il museo è un invito ad investire nella cultura e nel patrimonio come risorse preziose per costruire un futuro migliore per tutti.

Infine, ecco le nostre interviste a Aristote Lwange Kibala, fondatore e direttore del Museo di Gungu:

RDCongo: intervista al direttore del Museo di Gungu, dalla cenere dell’incendio alla rinascita del futuro

RDCongo, il Museo di Gungu, una fenice dalle ceneri

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