Ennesima tragedia al largo delle coste del Gibuti: un’imbarcazione sovraccarica, che trasportava 77 migranti etiopi, si è capovolta ed è naufragata causando la morte di almeno 21 persone, ma i dispersi sarebbe almeno 23. Tra le vittime ci sono anche donne e bambini, ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite:
❗️ Tragedy as boat capsizes off #Djibouti coast with 77 migrants on board including children. At least 28 missing. 16 dead. @DjiboutiIOM supporting local authorities with search and rescue effort. pic.twitter.com/s4L7ASNW4o
— IOM – UN Migration News (@UNMigrationNews) April 23, 2024
Si è trattato del secondo incidente marittimo mortale in due settimane al largo della nazione del Corno d’Africa, che si trova sulla pericolosa cosiddetta rotta migratoria orientale dall’Africa al Medio Oriente. L’8 aprile, infatti, era affondata nella stessa zona un’altra nave che trasportava migranti etiopi, causando la morte di diverse decine di persone.
Berhanu Tsegaye, ambasciatore dell’Etiopia a Gibuti, ha detto su X che i sopravvissuti sono 33:
ትላንት ምሽቱን ከየመን የባህር ዳርቻ ልዩ ስሙ አራ ከሚባል ስፍራ 77 ኢትዮጵያውያን ሕገ ወጥ ፍልሰተኞችን አሳፍራ ወደ ጅቡቲ ስትጓዝ የነበረች ጀልባ ጎዶሪያ በሚባል አካባቢ በደረሰባት የመገልበጥ አደጋ እስካሁን ድረስ የ5 ሕፃናት እና ሴቶችን ሕይወት… pic.twitter.com/IvIO11vnMb
— Berhanu Tsegaye (@BerhanuTsegaye) April 23, 2024
Questo disastro non è un caso isolato, ma il secondo incidente mortale avvenuto in appena due settimane su questa rotta migratoria chiamata “rotta orientale”, che collega il Corno d’Africa, zona particolarmente colpita da povertà e conflitti, al Medio Oriente, soprattutto nello Yemen, dove pure c’è da anni una terribile guerra. Secondo l’OIM e l’ambasciata etiope a Gibuti, un’altra nave che trasportava più di 60 persone è affondata al largo della costa di Godoria l’8 aprile scorso, con 38 morti.
Le imbarcazioni utilizzate per le traversate sono spesso fatiscenti e inadeguate ad affrontare il mare aperto, esponendo i migranti a gravissimi rischi. Inoltre, quello che attende molti migranti anche in caso di arrivo a destinazione è un destino triste: il conflitto in Yemen, Paese di transito lungo la rotta orientale, espone i migranti a violenze, rapimenti e arruolamenti forzati.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, inoltre, dal 2014 oltre 1.000 persone hanno perso la vita o sono scomparse tentando questa traversata. Queste cifre drammatiche sottolineano l’urgenza di trovare soluzioni concrete per aiutare le persone in fuga da guerre e miseria e per contrastare il traffico di esseri umani.