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Il ruolo storico di Nelson Mandela: intervista al professore Jean-Florent Makaya

In occasione del 10° anniversario della morte di Nelson Mandela, Focus on Africa ha intervistato il dottor Jean-Florent Makaya, ex docente dell’Università di Birmingham, il dottor Makaya.

Professore, cosa pensa di Nelson Mandela, il primo presidente nero del Sudafrica?

«Il defunto presidente Nelson Mandela era un figlio dell’Africa eccezionale, un uomo di sostanza che amava l’Africa e gli africani. Analizzando le iniziali del suo partito (ANC), vedrete che ha anteposto il suo continente alla sua nazione. È A innanzitutto per africano (il suo continente Africa), poi N per nazionale (la sua nazione Sud Africa); infine, C come Congress, un congresso che riunisce tutti gli africani, compresi i sudafricani. Vedete, era un vero panafricanista, un visionario che viveva davvero la sua visione panafricanista e nazionale. Non ho visto un leader africano così amato e rispettato».

“Durante la mia vita mi sono dedicato a questa lotta del popolo africano. Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera. Ho a cuore l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con pari opportunità. È un ideale per il quale spero di vivere e di raggiungere. Ma se necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire”. Queste le famose parole pronunciate da Mandela durante il processo di Rivonia. Qual è la sua opinione su questo discorso?

«Queste parole dello stesso Madiba hanno confermato quanto ho appena detto sopra. Un uomo che amava prima di tutto il suo continente. La sua lotta di lunga vita è stata per tutti gli africani, per garantire che tutti, tra i figli della madre Africa, possano sperimentare la libertà in ogni ambito della vita umana: libertà politica, libertà economica, libertà fisica e mentale, giustizia, ecc. Ha trascorso 27 anni della sua vita in prigione per quella causa. Questa è la testimonianza di un uomo integro, un uomo altruista, che tutto ciò che aveva in mente era l’interesse degli altri. Che bello! Non posso resistere ma essere orgoglioso di lui. Era un grande politico, non il cosiddetto politico africano moderno, caratterizzato dall’egoismo, dal furto (delle risorse della nazione – cleptomani), dall’imprigionamento di altri con punti di vista diversi, ecc. Il presidente Mandela era unico. La mia preghiera è che ciò per cui ha combattuto si realizzi. La mia generazione potrebbe non vederlo, poiché ci sono ancora molti figli poco dignitosi dell’Africa alla guida delle nostre nazioni che, invece di seguire la visione di Madiba per la madrepatria e portare avanti l’eredità che ha lasciato, preferiscono dimorare nella mediocrità, rovinando tutte le opportunità che abbiamo per andare avanti come continente. Ma spero che i miei figli, nipoti e pronipoti possano vivere il sogno del presidente Mandela, che è abbastanza simile a quello del dottor Martin Luther King».

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