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Bassirou Diomaye Faye, promessa di cambiamento per il Senegal

Dallo scorso 2 aprile, con il suo giuramento solenne, il 44enne Bassirou Diomaye Faye diventa quinto Presidente del Senegal. Oggi, in occasione del 64° anniversario dell’indipendenza senegalese, Il paese si avvia così verso un nuovo capitolo della sua storia politica, guidato da una promessa di cambiamento.

Originario di Ndiaganiao, a circa 120 km dalla capitale Dakar, il Presidente Faye ha compiuto un percorso accademico e professionale impegnativo prima di entrare nel mondo della politica. Laureatosi in legge presso l’Università Cheikh Anta Diop di Dakar, e con un’ulteriore formazione presso la Scuola Nazionale di Amministrazione del Senegal, ha iniziato la sua carriera come ispettore fiscale.

La collaborazione presso l’Ufficio amministrativo delle imposte a Dakar, con il collega Ousmane Sonko, lo ha introdotto nel panorama politico. Insieme hanno fondato il Partito Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fraternità (PASTEF) nel 2014.

Tuttavia il cammino di Faye verso la presidenza è stato tutto tranne che agevole, considerando il suo ingresso nelle liste elettorali lo scorso novembre e la fiducia esponenziale nella sua persona a partire da gennaio, fortemente supportato dal collega Sonko, a sua volta impossibilitato a partecipare alle elezioni. 

Prima di assumere la più alta carica del suo Paese, Faye ha subito persecuzioni e detenzioni per aver criticato le autorità giudiziarie attraverso i social media. Colui che solo un mese fa era ancora in prigione, dove ha trascorso ben 11 mesi per un post su Facebook contro l’atteggiamento della magistratura nei confronti di Sonko, oggi si trova al vertice dello Stato a guidare il popolo per i prossimi 5 anni. 

La sua determinazione e la sua resilienza inaspettate lo hanno portato alla vittoria elettorale con il 58% dei voti al primo turno: un risultato senza precedenti nella storia politica del Senegal, simbolo di un’importante svolta per il Paese.

Nel suo discorso inaugurale alla nazione, il presidente ha delineato priorità e aspirazioni della sua amministrazione: l’importanza dell’unità e della coesione nazionale come fondamenti per lo sviluppo e la prosperità del Senegal. Ha inoltre enfatizzato l’urgente necessità di promuovere la giustizia sociale, l’uguaglianza di opportunità, la lotta alla corruzione e la rinegoziazione dei contratti a sfavore del Paese. In questo, ha identificato diversi settori chiave su cui il suo governo si concentrerà: istruzione, salute, occupazione giovanile, sviluppo economico e promozione dell’imprenditorialità. 

Il presidente ha anche ribadito l’importanza di rafforzare le relazioni internazionali del Senegal in nome della pace, della sicurezza e dello sviluppo globale, sia a livello bilaterale che multilaterale.

L’ascesa di Faye al potere segna un punto di svolta nella politica senegalese, con una nuova leadership determinata a guidare il paese verso un futuro di progresso e prosperità per tutti i suoi cittadini. 

Se da un lato alcuni si chiedono oggi come il governo affronterà le sfide e realizzerà le ambiziose promesse, dall’altro, il Paese è per molti firmatario di un momento storico per tutta l’area: una risposta concreta alla volontà popolare, alle aspirazioni anticoloniali e alla lotta contro la corruzione per un futuro di libertà.

E adesso con il potere nelle mani del presidente Faye e della sua amministrazione, guidata da Ousmane Sonko come Primo ministro, il Senegal vorrebbe indossare le vesti di una nuova leadership fresca e visionaria, descrivendosi come “una rottura sistemica, che differisce da una semplice operazione di cambio dei leader attraverso il meccanismo dell’alternanza: […] è piuttosto un’alternativa reale.”

 

Discorso del Presidente Bassirou Diomaye Faye

 

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