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Camerun, Shakiro e Patricia condannate a 5 anni di reclusione perché transgender

Condannate a 5 anni di prigione in Camerun con una sanzione di 370 dollari. Stiamo parlando di Shakiro e Patricia, due persone transgender, arrestate agli inizi del mese di febbraio, perché colpevoli di aver indossato abiti femminili. Shakiro, al secolo Njeukam Loic Midrel, è una persona molto famosa anche fuori dal suo paese, una star dei social network per dirla tutta, ed è stata arrestata l’8 febbraio scorso assieme a Mouthe Roland, ovvero Patricia, per “tentata omosessualità”. Alle due persone è stata negata la possibilità di una cauzione e il loro processo più volte rinviato, è terminato ieri con la condanna definitiva presso il tribunale di Bonanjo Douala. Deluso il loro avvocato, Alice Nkom, che ha riferito martedì alla Bbc che ci sarà il ricorso in appello contro la ingiusta sentenza, che ha tutta l’aria di essere solo una punizione esemplare, e che rischia di favorire e di aumentare la violenza e le ingiustizie contro le persone Lgbtq+, soprattutto in un paese, il Camerun, dove l’omosessualità è considerata un reato. Anche Ilaria Allegrozzi, nota ricercatrice di Human Right Watch per i territori dell’Africa centrale, descrive un forte clima fatto di intimidazioni nei confronti della “Comunità Arcobaleno”, quasi un incoraggiamento alla violenza da parte del governo verso le persone LGBTQ+, come in un episodio di arresti e torture della polizia contro 13 omosessuali, accaduto nell’ovest del Camerun a febbraio presso Bafoussam. L’avvocatessa di Shakiro e Patricia, Alice Nkom, famosa per aver difeso molte persone della comunità Lgtbq+ e grande sostenitrice della difesa dei diritti umani, in un’intervista a Radio France International ha dichiarato che il Camerun su questo tema ha fatto decisamente tantissimi passi indietro: “La situazione si è aggravata notevolmente. Forse per la pandemia. Forse per i vari problemi politici del Camerun. Ma questa caccia agli omosessuali deve finire. La situazione è ormai ingestibile e drammatica. Questi sono crimini contro l’umanità”.

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