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Togo, giornalista francese arrestato e torturato per un video contro il presidente Faure Gnassingbe

Un giornalista francese, Thomas Dietrich, aveva affermato la settimana scorsa in un video che il presidente del Togo era un dittatore. Pochi giorni dopo, è stato arrestato, picchiato, umiliato e denudato. Dopo un processo farsa durato due ore, è stato condannato a sei mesi di prigione e subito espulso dal Togo dove si era recato per un reportage in occasione delle elezioni.
Ancora una volta il dittatore Faure Gnassingbe dimostra la sua avversione verso la libertà di stampa e la democrazia.

Thomas Dietrich scrive per diversi giornali, tra i quali Africa XXI. L’undici aprile, il giornalista francese è entrato legalmente in Togo, dopo aver ottenuto un visto d’ingresso alla frontiera con il Benin. Il 15 aprile a Lomé si è recato negli uffici dell’Alta autorità dell’audiovisuale e della comunicazione per chiedere l’accreditamento come giornalista, ma le autorità hanno rifiutato di concedere quest’accreditamento, con il pretesto che la domanda doveva essere fatta alla frontiera, al momento dell’ingresso in Togo.

Appena uscito da quest’ufficio, il giornalista è stato bloccato da uomini col volto coperto, che lo hanno costretto a salire in un furgone, l’hanno bendato e lo hanno portato in un commissariato di polizia. I poliziotti della Brigata di ricerca e d’indagine lo hanno accusato d’aver insultato il presidente del Togo, poi l’hanno picchiato, hanno cercato di strangolarlo e lo hanno minacciato: “Ora ti mettiamo in una cella e chiediamo ai detenuti di farti delle cose”. Il giornalista è stato costretto a denudarsi ed è rimasto nudo per alcune ore.

Dopo aver trascorso la notte in prigione, il 16 aprile Thomas Dietrich è stato portato in tribunale, dove si è svolto un processo farsa durato appena due ore. Il giornalista è stato condannato a sei mesi di carcere, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, per essere entrato illegalmente nel territorio togolese. Thomas è stato poi espulso verso il Benin, col divieto di ritornare in Togo.

Sabidou Marong, direttore dell’Ufficio Africa subsahariana di Reporter senza frontiere condanna nel modo più fermo l’episodio: “Nulla può giustificare il trattamento subito da questo giornalista, come nulla giustifica delle decisioni così gravi da parte delle autorità togolesi. Thomas Dietrich si è recato in Togo nella più totale trasparenza. Il motivo della sua condanna somiglia pericolosamente ad un pretesto per intralciare il suo lavoro. E mentre il Paese ha appena adottato, in un clima teso, una nuova Costituzione, mentre le elezioni legislative e regionali sono imminenti (29 aprile), la decisione di sospendere provvisoriamente il rilascio dell’accreditamento ai giornalisti stranieri è una violazione flagrante della libertà di stampa e priva la popolazione della possibilità di avere una pluralità d’informazioni. Reporter senza frontiere chiede alle autorità di annullare immediatamente questo provvedimento”.

La redazione di Focus on Africaesprime la sua solidarietà al collega Thomas Dietrich e condanna nel modo più fermo le violazioni della libertà di stampa e della libertà d’espressione.

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