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Togo, una nuova Costituzione lo trasforma in un sistema parlamentare

Nella serata di ieri, lunedì 25 marzo, i deputati del Togo hanno adottato una nuova Costituzione che trasforma l’attuale sistema presidenziale in un sistema parlamentare, dando ora al Parlamento il potere di eleggere il Presidente della Repubblica.

Quest’ultimo sarà scelto “senza dibattito” dai parlamentari riuniti al Congresso “per un unico mandato di sei anni“, secondo il nuovo testo letto all’Assemblea Nazionale e convalidato con 89 voti favorevoli, uno contrario e un’astensione. Non è noto al momento quando il testo entrerà in vigore. Fino ad allora, il mandato del presidente togolese, eletto con voto diretto, era di cinque anni, rinnovabile una volta.

Il testo introduce anche la nuova carica del Presidente del Consiglio dei ministri, che diventa colui che rappresenta il Paese al posto del Presidente della Repubblica.

Questa modifica della Costituzione è stata proposta da un gruppo di deputati dell’Unione per la Repubblica (UNIR, al potere) e ha raggiunto quasi l’unanimità perché l’opposizione ha pochissimi esponenti, dal momento che nel 2018 aveva boicottato le ultime elezioni legislative a causa di “irregolarità” strutturali.

Il nuovo testo costituzionale dà avvio alla Quinta Repubblica del Togo, perché l’ultimo grande cambiamento costituzionale risale al 1992 e perché tra meno di un mese, il 20 aprile, si terranno le prossime elezioni legislative, alle quali l’opposizione ha annunciato la sua partecipazione.

Una minore modifica della Costituzione c’era stata anche nel 2019, quando erano stati limitati a due i mandati presidenziali e, di conseguenza, era stato impedito all’attuale Presidente Faure Gnassingbé du ripresentarsi: al potere dal 2005, è succeduto al padre, Eyadéma Gnassingbé, che a sua volta aveva governato il Paese con pugno di ferro per quasi trentotto anni.

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