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Sudan, in 200 mila in fuga dall’Etiopia. L’appello del Pam: servono aiuti immediati

Il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite ha lanciato un appello per 24,6 milioni di dollari per soddisfare i bisogni immediati dei rifugiati etiopi che cercano riparo in Sudan in fuga dal conflitto nella regione del Tigre’. Secondo le stime dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), si legge in una nota del Pam rilanciata dai media locali, oltre 31 mila persone sono arrivate in Sudan e hanno attualmente urgente bisogno di cibo e altro sostegno. Le persone continuano a fluire nel Paese ogni giorno dall’Etiopia e le stime suggeriscono che fino a 200 mila persone potrebbero rifugiarsi nel Sudan irientale nei prossimi sei mesi se l’instabilita’ nel Tigre’ dovesse persistere. “La situazione umanitaria al confine tra Etiopia e Sudan sta rapidamente deteriorando ed e’ estremamente urgente. Il Pam sta giocando un ruolo fondamentale nel fornire supporto alimentare e logistico insieme alle agenzie delle Nazioni Unite, al governo sudanse e ai partner locali”, ha affermato Hameed Nuru, rappresentante del Pam per il Sudan. “Tutti gli attori devono intervenire per rispondere a questa situazione disastrosa. Chiediamo ai donatori di donare generosamente, in modo da poter salvare vite umane in questa crisi”, ha aggiunto. Il Pam sta fornendo pasti caldi ai rifugiati che arrivano nei centri di accoglienza e, laddove le attrezzature per cucinare non sono disponibili, fornisce biscotti fortificati ad alto contenuto energetico. Una volta che i rifugiati raggiungono i campi dopo aver attraversato i centri di accoglienza, ricevono razioni tra cui lenticchie, sorgo, olio e sale.

Gli scontri nell’Etiopia settentrionale porterebbero probabilmente 200 mila persone a rifugiarsi nel vicino Sudan nei prossimi mesi. E’ l’allarme lanciato dalle agenzie dell’Onu che chiedono di fornire con urgenza cibo, riparo e farmaci. Il numero di rifugiati che attraversano il confine ha gia’ superato di 11 mila la soglia per cui l’agenzie dell’Onu sono preparate, spiegano i funzionari. “Insieme a tutte le agenzie, abbiamo costruito un piano di risposta per circa 20 mila persone e attualmente siamo a circa 31 mila, quindi gia’ ben oltre quella cifra”, ha confermato Axel Bisschop, dirigente dell’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, in un briefing a Ginevra. “La nuova cifra di pianificazione e’ di circa 200 mila”, ha aggiunto. I combattimenti nella regione del Tigre’ hanno lasciato anche piu’ di 2 milioni di bambini bisognosi di assistenza urgente, con altre migliaia a rischio nei campi profughi, ha sottolineato invece l’Unicef.
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