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Sahara Occidentale, Fronte Polisario: non consentiremo invasioni nei territori liberati

Rischia di saltare il cessate il fuoco tra Rabat e il Polisario siglato nel 1991 dando il via a una tregua mantenuta grazie alla Minurso,  Missione delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale.
Il governo saharawi ha annunciato lunedì scorso che “risponderà fermamente” a qualsiasi intrusione di elementi militari o civili dell’occupazione marocchina nelle parti liberate del Sahara occidentale, avvertendo che il Marocco ha iniziato ieri sera a mobilitare le sue forze militari. nella regione di El Guerguerat, come ha riferito l’agenzia di stampa saharawi (SPS).

“Dopo essersi mobilitate lungo il muro della vergogna nell’area adiacente alla violazione illegale nella regione di El Guerguerat, e in flagrante violazione dei termini dell’Accordo militare n°1, le forze di occupazione marocchine hanno iniziato la scorsa notte a spostare un gran numero di poliziotti e altre forze di sicurezza nella regione ” ha scritto il governo saharawi in una nota.

“Le informazioni confermate sul terreno indicano che le forze di occupazione marocchine hanno iniziato a mascherare questi gruppi delle forze marocchine cambiando l’abito militare in quello civile davanti agli occhi degli osservatori MINURSO, con l’obiettivo di introdurli nella zona del Guerguerat, al fine di attaccare i civili saharawi in sit-in da più di due settimane , nell’ambito della loro manifestazione pacifica contro la violazione illegale di El Guerguerat ”.

“Il governo saharawi avverte, ancora una volta, e ribadisce che l’ingresso di qualsiasi elemento militare, di sicurezza o civile marocchino, in questa parte delle zone liberate della Repubblica saharawi, o la cosiddetta striscia di separazione, sarà considerato come una flagrante aggressione, alla quale la parte saharawi risponderà energicamente, per autodifesa e per difendere la propria sovranità nazionale ”, aggiunge la stessa fonte.

Il governo saharawi “ritiene anche le Nazioni Unite e il Consiglio di sicurezza in particolare, responsabili della sicurezza e della protezione dei civili saharawi che si troveranno esposti al rischio di un’aggressione militare marocchina travestita da civile, di fronte a una minaccia reale”, che può causare un orribile massacro di cittadini saharawi disarmati. Cittadini che godono del pieno diritto alla libertà di espressione e all’organizzazione di manifestazioni pacifiche, per difendere i diritti inalienabili del loro popolo all’autodeterminazione e all’indipendenza “, conclude il comunicato.

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