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Nigeria, affluenza a presidenziali e parlamentari alta nonostante sistema elettorale in tilt

La Nigeria ancora una volta deve fare i conti con i limiti del suo sistema elettorale.
Ma nonostante i ritardi clamorosi in molti seggi, dove le votazioni sono slittate di ore, l’affluenza è  stata alta. In controtendenza con gli ultimi due decenni.
Le più importanti elezioni presidenziali dell’anno sono iniziate a rilento a causa del guasto  del sistema elettronico di verifica degli elettori in molti centri del paese. Inoltre un rilevante numero di scrutatori sono arrivati in ritardo.
I problemi sono stati causati  da  quei “miglioramenti” annunciati dal governo per l’accreditamento degli elettori, il Bimodal Voter Accreditation System che avrebbe dovuto  facilitare il processo di voto nella nazione più popoloso dell’Africa, quasi 220 milioni di persone di cui 93 milioni chiamati al voto.
In alcuni dei 36 governatori della Nigeria, i votanti sono stati rimandati a casa con il “consiglio” di ripassare più tardi.
E gran parte dei nigeriani non si è lasciata scoraggiare e si è recata con determinazione alle urne per il cruciale voto presidenziale che eleggerà il nuovo presidente.
Lo scrutinio, che prosegue  a rilento, si svolge in contemporanea a quello dei voto per i rappresentanti del parlamento del paese.
Dei infieriamo registrati al voto, secondo l’INEC, la Commissione elettorale, solo 87 milioni sono titolari di una carta di voto permanente (PVC), requisito principale per esprimere le proprie preferenze.
Le circa 140.000 unità elettorali del Paese sono stati aperti dalle 8:30 e si sono chiuse alle 14:30.. Tuttavia, gli elettori che erano in fila entro l’orario di chiusura potranno comunque espletare il loro diritto al voto.
“Nelle precedenti elezioni alcuni seggi non erano neanche stati aperti, perché gli scrutatori non. sì erano presentati” sostengono
i funzionari della Commissione elettorale nazionale indipendente che dunque ritengono un successo che il voto sia stato solo “ritardato”.
Le schede, una volta conteggiate, vengono trasmesse elettronicamente in tempo reale al portale di visualizzazione dei risultati (IReV) dell’INEC, il primo nel suo genere in Nigeria.
”Con il sistema di trasmissione elettronica (IREV), le persone conosceranno già i vincitori prima che venga dato l’annuncio ufficiale”, ha affermato Rotimi Oyekanmi, portavoce del presidente della commissione.
Per vincere, un candidato deve raccogliere almeno il 25% dei voti. Se nessuno lo raggiunge, entro 21 giorni viene fissato  il ballottaggio tra i primi due candidati.
Uno dei principali contendenti è Bola Ahmed Tinubu, il candidato del partito del presidente uscente Muhammadu Buhari, l’All Progressives Congress (APC). L’altro facorito è il leader dell’opposizione ed ex vicepresidente, Atiku Abubakar, del Partito democratico popolare. Il terzo incomodo, che gode del favore dei giovani, è Peter Obi, che corre per il Partito laburista.
Il settantenne Tinubu, 70 anni, è un ex governatore del ricco stato nigeriano di Lagos, che esercita un’influenza significativa nella regione sud-occidentale, dove è acclamato come nuovo leader della formazione di governo e guida “naturale” del Paese.
Abubakar, 76 anni, è un ex vicepresidente nigeriano e un convinto capitalista che ha fatto fortuna investendo in vari settori delle risorse energetiche. È al suo sesto tentativo.
Il volto su cui ha puntato Il partito laburista è un due volte ex governatore dello stato sud-orientale di Anambra ed è considerato come un’alternativa credibile ai due principali candidati.
Obi è anche l’unico cristiano tra i contendenti favoriti per la presidenza. Sarebbe la prima volta, se si affermasse, che la zona sud-orientale della Nigeria, avrebbe un presidente o un vicepresidente sua espressione da quando il paese è tornata al governo civile nel 1999.
L’attuale presidente Buhari ha twittato in giornata che qualsiasi risultato uscisse dalle urne “non dovrebbero esserci rivolte o atti di violenza dopo l’annuncio del vincitore.
“Tutte le lamentele, personali o istituzionali, dovrebbero essere indirizzate ai tribunali competenti” il suo auspicio e appello rivolto ai colleghi politici e a tutti i nigeriani.

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