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Crisi

Niger, la giunta al potere dice di aver sventato una fuga dell’ex presidente Mohamed Bazoum

Il governo militare del Niger, al potere con un golpe dalla fine dello scorso luglio, afferma di aver sventato un tentativo di fuga dell’ex presidente, Mohamed Bazoum, agli arresti domiciliari da circa tre mesi. đź”´CommuniquĂ©Dans la nuit du 19 octobre 2023, tentative d'Ă©vasion dĂ©jouĂ©e de l'ex-prĂ©sident Bazoum depuis son lieu de dĂ©tention Ă  Niamey. Selon…

Il governo militare del Niger, al potere con un golpe dalla fine dello scorso luglio, afferma di aver sventato un tentativo di fuga dell’ex presidente, Mohamed Bazoum, agli arresti domiciliari da circa tre mesi.

Secondo il comunicato emesso dai militari, l’ex presidente avrebbe tentato di fuggire nella notte con la sua famiglia, i cuochi e la sicurezza. Il piano prevedeva che Bazoum raggiungesse un nascondiglio alla periferia della capitale Niamey e poi di volare su elicotteri “appartenenti ad una potenza straniera” verso la Nigeria.

Bazoum è agli arresti domiciliari da quando i membri della sua guardia presidenziale hanno organizzato un colpo di stato a fine luglio. Attualmente, però, non è chiaro dove siano attualmente trattenuti l’ex presidente e il resto del gruppo.

Intanto è cominciata l’evacuazione dal Niger dei primi soldati francesi: dopo aver lasciato le loro basi nove giorni fa, il viaggio del convoglio terrestre è arrivando a N’Djamena, in Ciad, “senza incidenti”, ha annunciato il portavoce dello stato maggiore francese, il colonnello Pierre Gaudillière:

Circa 1.400 soldati francesi erano di stanza nella capitale Niamey e nel Niger occidentale, che ora vanno rimpatriati insieme alle attrezzature. Questo sta avvenendo via terra attraverso il Ciad e poi il Camerun: una distanza di oltre 3.000 chilometri, alcuni dei quali sono noti per ospitare gruppi jihadisti legati allo Stato Islamico e ad al-Qaeda.

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Guido Gargiulo

Appassionato di Taiwan, Asia e Africa. Laureato in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università L’Orientale di Napoli, ho approfondito lo studio del cinese al Taiwan Mandarin Educational Center e all’Istituto Confucio. L’Africa ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, con studi anche del Kiswahili, una delle lingue più parlate nel continente.

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