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Migranti, presidio al consolato tunisino a Milano per ricordare Fati e Marie e chiedere giustizia

“Pato non è morto, ma sua moglie Fati e sua figlia Marie non ce l’hanno fatta. Le vittime del deserto tra Libia e Tunisia, destinate a restare senza volto, hanno finalmente un nome”.
Com la testimonianza di Pato, che racconta una storia straziante  una tragedia personale e la disperata ricerca di una conclusione con il ritrovamento dei corpi delle due persone a lui poi caro, Refugees in Libia lancia un appello alla mobilitazione, chiedendo di ritrovarsi domani, alle ore 11, davanti al consolato dell’Ambasciata della Tunisia a Milano.
Un presidio contro lo sfollamento forzato degli immigrati dall’Africa sub-sahariana da parte del regime tunisino e per chiedere giustizia per Fati Dosso e sua figlia Marie, morte di sete e stenti nel deserto in cui sono state spinte dalla ferocia di un governo africano pagato per fermare, a ogni costo, i migranti che vogliono tentare di arrivare in Europa. 

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