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Kenya, l’inondazione di un tunnel causa una frana che seppellisce almeno 45 persone

A causa delle devastanti di alluvioni e frane che hanno colpito l’Africa orientale, in Kenya le piogge torrenziali avrebbero causato – intorno alle 3 di stamattina – la rottura di una “diga” a Kijabe, vicino Mai Mahiu, nella contea di Nakuru, che ha provocato la morte di almeno 45 persone, trascinando via abitazioni e isolando intere zone a causa dell’interruzione delle strade.

Le cronache locali parlano di una distruzione diffusa: centinaia di case sono crollate per le inondazioni improvvise, provocando migliaia di sfollati e sforzi congiunti per il salvataggio di centinaia di persone disperse.

Come è emerso nel corso delle ore, la tragedia di Kijabe non è dovuta al crollo della diga (che, infatti, non esiste in zona), bensì all’occlusione di un tunnel ferroviario, dove l’accumulo per giorni di acqua piovana avrebbe sfondato il blocco di detriti (la “diga”, appunto, di cui parlano tutti) per poi spazzatore via il villaggio vicino.

La tragedia ha portato il bilancio totale delle vittime durante la stagione delle piogge tra marzo e maggio ad almeno 120 e uno degli imputati maggiori nella gravità della situazione è certamente il fenomeno meteorologico noto come El Niño.

Su “Focus on Africa” stiamo seguendo con attenzione e, per limitarci alle ultime due settimane, abbiamo raccontato di numerosi disastri legati ad alluvioni nei Paesi dell’Africa Orientale:

Africa orientale, El Niño provoca inondazioni e frane: 190 morti tra Kenya, Tanzania e Burundi

Poi in Burundi, nella zona di Gatumba:

Burundi, inondazioni a Gatumba: evacuazione imminente per migliaia di persone

Nell’area di Kwilu nella RDCongo:

RDCongo, almeno 15 morti per una frana dovute alle forti piogge nella provincia di Kwilu

E ancora una volta in Kenya:

Kenya, le inondazioni provocano lo sfollamento di circa 15mila persone

La situazione è particolarmente grave in Kenya, dove gli sfollati sono almeno 130mila, quasi tutti nella capitale Nairobi, e le scuole sono state costrette a rimanere chiuse dopo le vacanze di metà anno, dal momento che il ministero dell’Istruzione ne aveva annunciato la riapertura, ma poi ha dovuto rinviarla di una settimana a causa delle “forti piogge in corso”.

Come riferito ancora dalla Croce Rossa kenyota, le strutture sanitarie locali sono sopraffatte dalle vittime ferite e le autorità hanno impiegato consulenti per fornire supporto psicologico alle famiglie traumatizzate. Si chiede alle persone di trasferirsi in luoghi più alti per evitare ulteriori inondazioni e, comunque, si è consapevoli che il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare.

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