vai al contenuto principale

Mediterraneo, 224 migranti soccorsi. 60 migranti morti per fame e sete durante il viaggio

Nel cuore del Mediterraneo, la tragedia umanitaria continua a scuotere le coscienze, con migliaia di migranti che affrontano pericolosi viaggi nella speranza di raggiungere le coste europee. Nell’ultimo drammatico episodio, l’imbarcazione umanitaria Ocean Viking ha portato in salvo 224 persone, ma il prezzo pagato è stato altissimo: almeno 60 individui hanno perso la vita a causa della fame e della sete durante la traversata.

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha sollevato critiche nei confronti del sistema di soccorso in mare, evidenziando la sua inadeguatezza di fronte all’ampiezza dell’emergenza. Il vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’urgenza di affrontare le cause profonde del fenomeno migratorio, al fine di evitare ulteriori tragedie in mare.

Le operazioni di salvataggio proseguono senza sosta: un nuovo SOS è stato lanciato da Alarm Phone per un barchino con 56 naufraghi a bordo, mentre l’equipaggio dell’Ocean Viking ha tratto in salvo altre 113 persone, tra cui donne e bambini. Tuttavia, le testimonianze dei sopravvissuti raccontano storie di estrema disperazione, con alcune imbarcazioni rimaste alla deriva per giorni senza cibo né acqua, causando la morte di migranti per fame e sete.

La recente perdita di uno dei migranti soccorsi dalla Ocean Viking, avvenuta durante il trasporto in elisoccorso verso l’ospedale di Agrigento, rafforza l’urgente necessità di un intervento più efficace e coordinato per garantire la sicurezza di coloro che affrontano la pericolosa traversata del Mediterraneo.

Le narrazioni dei sopravvissuti, provenienti da luoghi come Zawiya in Libia, evidenziano la drammaticità dei viaggi, con motori che si fermano, imbarcazioni sovraffollate e condizioni estreme. È imperativo che le autorità intensifichino gli sforzi per prevenire tali tragedie, migliorando i sistemi di soccorso in mare e affrontando le cause profonde dei flussi migratori.

In questo contesto, la cooperazione internazionale diventa cruciale, così come l’adozione di politiche mirate che affrontino le questioni socio-economiche e politiche alla base del fenomeno migratorio. Solo attraverso un impegno congiunto e una forte volontà politica sarà possibile evitare ulteriori perdite di vite umane nel Mediterraneo.

Torna su