A una settimana dal passaggio della violenta tempesta nominata Daniel, il bilancio delle vittime dell'inondazione…

Libia, la catastrofe di Derna è sempre più grande
Il bilancio della catastrofe di Derna, nella Libia orientale, è attualmente ignoto, ma nell’ordine di migliaia di morti. Circolano molte cifre, ma la più verosimile, allo stato attuale, è di oltre 5.000 morti e almeno 10.000 dispersi, fornita dall’OCHA, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite.
⚠️ Thousands of people have died after extreme rainfall caused devastating flooding in northeast #Libya, a disaster exacerbated by the collapse of two dams in the coastal city of Derna.
Find Libya sub-national admin boundaries on #HDX: https://t.co/233aEB7R9K pic.twitter.com/yXd3zkuMwB
— OCHA Centre for Humanitarian Data (@humdata) September 13, 2023
Come ha dichiarato Salah Aboulgasem dell’organizzazione umanitaria “Islamic Relief”, il bilancio delle vittime “sicuramente aumenterà, forse raddoppierà, se non quadruplicherà”.
🔴 LIBYA :"This is a major humanitarian crisis – it requires international intervention".
Islamic Relief UK's Salah Aboulgasem says the death toll figures "currently being reported" in Libya are "conservative" and "will only get worse". @SkyNews https://t.co/XPahphEVae pic.twitter.com/pltcd2ywum
— IslamicRelief Canada (@IRCanada) September 13, 2023
Almeno il 30% della città è “completamente scomparsa”, ha aggiunto Aboulgasem: “Il modo migliore per descriverlo è come un mini-tsunami che spazza via completamente tutto sul suo cammino”.
Dalle foto satellitari del prima e del dopo il disastro, Derna risulta in gran parte distrutta: la città ha circa 100.000 abitanti e molte zone urbanizzate lungo le rive del fiume sono state spazzate via in seguito di una piena dovuta alle forti e intense piogge, ma anche al crollo di ben due dighe a monte della città. Derna, infatti, è circondata da colline e tagliata in due da quello che normalmente è un letto di fiume asciutto in estate, ma che si è trasformato in un torrente impetuoso di acqua fangosa che ha cancellato anche diversi ponti.
Emad al-Falah, un operatore umanitario di Bengasi raggiunto al telefono dall’agenzia stampa AP, ha detto che la situazione è “indescrivibile” e che “intere famiglie sono andate perdute; i corpi sono ovunque, nelle case, nelle strade, in mare. Ovunque tu vada, trovi uomini, donne e bambini morti”.
“Bodies are everywhere, inside houses, in the streets, at sea. Wherever you go, you find dead men, women, and children,” Emad al-Falah, an aid worker from Benghazi, said over the phone from Derna. “Entire families were lost.” https://t.co/BdoqJmQW1n
— Yahoo News (@YahooNews) September 13, 2023
I corpi recuperati vengono sepolti in fretta nelle fosse comuni dell’unico cimitero intatto di Derna. La Libia, che da oltre un decennio è un Paese spaccato in due, con due governi e due eserciti in forte tensione tra loco (ci sono state anche due guerre, negli ultimi anni), ha chiesto aiuti e assistenza urgente alla comunità internazionale. Ad oggi, hanno materialmente già inviato soccorsi l’Italia (una squadra di vigili del fuoco e funzionari della protezione civile), il Qatar (con due aerei di aiuti umanitari per un ospedale da campo e pompe d’acqua), la Turchia (tre aerei con aiuti umanitari e una squadra di soccorso di 168 persone, più due veicoli di ricerca e salvataggio e due imbarcazioni di salvataggio), gli Emirati Arabi Uniti (con 150 tonnellate di cibo, forniture mediche e aiuti umanitari). Ulteriori aiuti sono in partenza da Egitto, Giordania, Tunisia e Kuwait. Infine, anche le Nazioni Unite, l’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno stanziando fondi di emergenza.