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Covid-19, rilasciato in Niger giornalista accusato di “turbativa dell’ordine pubblico”

Si è conclusa il 26 marzo l’assurda vicenda di un giornalista del Niger, Mamane Kaka Touda, rimasto in prigione per tre settimane per “turbativa dell’ordine pubblico attraverso la diffusione di notizie”.

Mamane Kaka Touda era stato arrestato il 5 marzo dopo aver segnalato sui suoi profili social un caso sospetto di Covid-19 nel pronto soccorso di un ospedale di Niamey, la capitale del paese.

Il giornalista è libero ma c’è comunque da riflettere sulla condanna che gli è stata inflitta: tre mesi di carcere con sospensione della pena e una multa di un franco centrafricano.

Mamane Kaka Touda farà appello perché non vuole che la sentenza, per quanto simbolica, faccia giurisprudenza.

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