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Costa d’Avorio: al via la Coppa d’Africa di calcio

Si è aperta ad Abidjan, in Costa d’Avorio, ieri sera 13 gennaio 2024, la 34ª edizione della CAN, la Coppa delle nazioni africane, il più importante torneo di calcio continentale per squadre nazionali maschili (spesso detta Coppa d’Africa) organizzato dalla CAF, la Confédération Africaine de Football, ossia l’organismo di governo del calcio in Africa. Inizialmente, il campionato era previsto tra il 23 giugno e il 23 luglio 2023, ma per ragioni meteorologiche nei mesi estivi, è stato posticipato a questo mese di gennaio 2024.

Si tratta della seconda edizione organizzata in terra ivoriana dopo quella del 1984 e, attraverso questo evento, la Costa d’Avorio intende affermare ulteriormente la propria forza economica nella regione, come si evince anche dalla spettacolare cerimonia di apertura nello stadio olimpico “Alassane Ouattara” (intitolato al presidente ivoriano in carica), sito a una ventina di chilometri dalla capitale economica, un impianto multifunzionale che può ospitare 60mila spettatori.

Se si vuole vedere (o rivedere) la cerimonia di apertura, sull’account del presidente ivoriano c’è tutto il filmato:

All’evento partecipano 24 selezioni nazionali, che giocheranno in cinque città e sei stadi (costruiti o ristrutturati per l’occasione): oltre ad Abidjan e i suoi due stadi, gli incontri sportivi si terranno anche a Yamoussoukro (capitale politica), Bouaké (una grande città commerciale nel centro del Paese), San Pedro (il principale porto sulla costa sud-ovest) e Korogo (a nord).

Questo è il calendario degli incontri:

Sotto la spinta del presidente Ouattara, il governo ivoriano ha stanziato 1,5 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro) di investimenti. Oltre ai lavori per gli impianti sportivi, di particolare importanza è il completo rifacimento della strada costiera di 350 km che collega Abidjan al porto di San Pedro, per cui ora il tempo di percorrenza tra le due città è dimezzato, oppure il prolungamento dell’autostrada che collega Abidjan a Yamoussoukro e poi Bouaké. In altri casi, tuttavia, l’impatto dei lavori ha causato grandi spostamenti di popolazione, come nel caso della demolizione del quartiere Boribana ad Abidjan, dove i 28.000 residenti sono stati costretti a lasciare il territorio in poche ore e adesso chiedono un risarcimento economico.

Sul piano immediato, si attendono 1 milione e mezzo di visitatori, mentre dal punto di vista organizzativo, per questo mese di competizione sono coinvolti circa 20.000 giovani volontari, 17.000 agenti di polizia e 2.500 steward. Sul piano sportivo, invece, la CAF, organizzatrice dell’evento, assegnerà alla squadra vincitrice un premio di 7 milioni di dollari (6,4 milioni di euro): il 40% in più di quanto assegnato al Senegal quando vinse l’edizione 2022 giocata in Camerun.

Le autorità della Costa d’Avorio stanno ponendo la massima attenzione alla sicurezza, per cui accanto agli spot pubblicitari ci sono anche annunci per denunciare eventuali violenze di qualsiasi tipo, anche sessuale. La preoccupazione è chiaramente al benessere di tutti, ma anche all’immagine della manifestazione, perché se dovesse avvenire il minimo problema la reputazione del Paese sarebbe rovinata. Il riferimento è alla scorsa edizione in Camerun, quando il 24 gennaio 2022 ci fu una bousculade (o stampede), cioè un rapido movimento della folla, prima di una partita degli ottavi di finale al grande stadio Olembé di Yaoundé, quando si registrarono otto morti per la calca all’ingresso della struttura.

Intanto, la prima partita della CAN 2023, ieri sera, ha visto la vittoria della Costa d’Avorio sulla Guinea-Bissau per 2 a 0, con goal di Seko Fofana al 4° minuto e raddoppio di Jean-Philippe Krasso al 56′.

Oggi, invece, si giocheranno Nigeria-Guinea equatoriale, Egitto-Mozambico, Ghana-Capo Verde.

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