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Camerun, ritrovato morto il giornalista Martinez Zogo. Sul corpo segni di tortura

Martinez Zogo, 51 anni, direttore di “Radio Amplitude”, emittente privata nota soprattutto per il programma “Ambouteillage”, è stato ritrovato privo di vita nella zona di Ebogo, a sud della capitale del Camerun, Yaoundé.
Giornalista critico  nei confronti delle autorità camerunensi, era stato rapito il 17 gennaio e forse torturato e assassinato il giorno stesso visto che quattro giorni dopo il suo corpo, in stato di decomposizione, presentava evidenti segni di tortura.
L’omicidio di Zogo ha reso ancora più irrespirabile il clima nel quale si trovano a operare i giornalisti indipendenti del Camerun, alcuni dei quali sono costretti ad autocensurarsi per sfuggire alle minacce di morte.
La situazione non potrà che peggiorare se le autorità non daranno risposte certe sui mandanti e sugli esecutori del rapimento e dell’uccisione di Zogo.
L’Unione nazionale dei giornalisti del Camerun ha espresso in un comunicato il proprio “sgomento”, denunciando un “assassinio atroce” e invitando gli operatori dei media a un sit-in vestiti di nero il 25 gennaio per celebrare il lutto per il collega.
L’International Press Institute, un’organizzazione per la libertà di stampa con sede a Vienna, ha esortato le autorità camerunensi a “indagare tempestivamente sull’orribile omicidio del giornalista Martinez Zogo e garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia”.
Anche la sezione africana del Cpj, Comitato di protezione dei giornalisti,
 chiede un’indagine indipendente, trasparente, completa e credibile sul rapimento e l’omicidio di Zogo. “L’impunità per i crimini contro i giornalisti in Camerun deve finire e gli assassini, compresi quelli che hanno ordinato e giustiziato il nostro collega, devono essere assicurati alla giustizia” si legge nella tota di Cpj Africa.

Credits photo SudQuotidien 

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