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Netflix decisa a un nuovo rilancio in Africa

Il gigante dello streaming online Netflix ha dichiarato che sta investendo in Africa e che – come in Europa e negli Usa – intende supportare nuovi talenti capaci di raccontare storie che abbiano un impatto a livello locale ma che risuonino anche con il pubblico all’estero.
La Digital TV Research, la società britannica che analizza questo settore, conferma Netflix alla guida di questa espansione con un numero di abbonamenti previsto entro il 2029 di 7,5 milioni, seguita da Showmax al secondo posto, che raggiungerà i 4,4 milioni di abbonati paganti, quasi tre milioni in più rispetto al 2023.
Storie locali ben realizzate sono “una grande opportunità”, ha dichiarato Ben Amadasun, vicepresidente dei contenuti di Netflix per l’Africa e il Medio Oriente, a margine del “Forbes Under 30 Summit Africa” tenutosi la scorsa settimana a Gaborone capitale del Botswana.
L’aumento degli investimenti nella creazione di contenuti locali da parte di operatori internazionali è fondamentale per far prosperare le industrie locali.
Le persone in e dall’Africa “meritano di vedere se stesse, le loro vite, le loro culture, le loro lingue e i loro Paesi riflessi sullo schermo – ha aggiunto Ben Amadasun – se la produzione è amata a livello locale, avrà maggiori possibilità di successo globale.”La star del telefilm, Ama Qamata, un’attrice sudafricana conosciuta per i suoi ruolicome Buhle Ndaba nella serie Mzansi Magic Gomora e Puleng Khumalo . era presente a Gaborone come uno dei protagonisti della lista Forbes 2024 Africa 30 inder 30 dei giovani più influenti del continente.Negli ultimi anni Netflix ha puntato sulla diversificazione della produzione, con serie come il successo spagnolo “Money Heist” e il dramma sudcoreano “Squid Game”. Il thriller “Heart of the Hunter”, il nigeriano “The Black Book” e “Young, Famous and African” sono altri titoli africani che hanno riscosso un grande successo. Anche la serie sudafricana “Blood and Water” ha riscosso un grande successo globale, essendo la prima serie del Paese a raggiungere il primo posto negli Stati Il motivo principale per cui Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ si sono insediati per primi in Sudafrica quando hanno puntato sul continente è che il Paese presenta alcuni interessanti prerequisiti per lo sviluppo di un mercato locale dello streaming.


Tra questi, l’accesso a una connessione Internet di qualità e l’esistenza di un’industria cinematografica consolidata. Il Sudafrica infatti rappresenta il 73,3% degli abbonati africani a Netflix, secondo  i risultati di uno studio di Omdia, pubblicato di recente. La Nigeria rappresenta invece il 10,5% degli abbonati a Netflix in Africa. In ogni caso, sono questi i due Paesi che, insieme, rappresentano l’83,8% degli 1,6 milioni di abbonati africani della piattaforma di streaming, secondo le stime della stessa. “Continueremo a costruire su questi traguardi per far crescere il nostro business, continuando ad investire nel supporto delle economie creative locali e dando sempre più voce agli storyteller africani sul palcoscenico globale”, promette l’azienda che a Gaborone ha sottolineato come lo sviluppo del mercato nel del continente passerà soprattutto “dalla formazione diretta e lo sviluppo delle competenze nelle nostre produzioni, oltre a programmi di borse di studio e masterclass per sostenere le giovani generazioni” nello sviluppo dei loro progetti

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