Aveva fatto scalpore già nell’immediato, quando si parlava di 7 morti uccisi dalla polizia a Goma per reprimere una manifestazione non autorizzata, ma dopo due giorni la realtà dei fatti appare enormemente più grave: il governo della Repubblica Democratica del Congo parla di 43 morti (tra cui un poliziotto), ma altre voci arrivano a un centinaio di cadaveri.
Ne abbiamo riferito anche su “Focus on Africa”, ma oggi dobbiamo aggiornare quelle informazioni, dopo la pubblicazione sui social media di video raccapriccianti in cui i soldati dell’esercito regolare congolese sparano mitragliate ad altezza d’uomo o caricano decine di corpi sui camion come se fossero sacchi.
Plus de 100 victimes civiles massacrées ce mercredi 30 août en pleine ville de Goma! Tous canardés soit d’une balle dans la tête sinon sur le thorax. Signature FDLR estampillés soldats de la Garde républicaine. Preuves irréfutables! En pleine ville de Goma, le régime Tshisekedi… pic.twitter.com/wvKwuHu9y8
— Corneille Nangaa (@CNangaa) August 31, 2023
Le vittime si erano radunate su invito della setta mistico-religiosa “Foi naturelle judaïque et messianique vers les nations” (nota anche con il termine “Wazalendo”) e protestavano contro la presenza della MONUSCO e di altre forze internazionali nel Paese.
Secondo “Human Rights Watch” la maggior parte di quei corpi sono conservati nell’obitorio di un ospedale militare, dove è negato l’accesso alle famiglie. “LUCHA”, un’organizzazione locale che promuove il rispetto della democrazia, ha condannato fermamente le azioni dell’esercito e ha ricordato che i fedeli della setta si sono sempre comportati in modo pacifico.
Voici l’escadron de la mort qui a massacré les civils regroupés dans ce lieu de culte qu’il a brûlé par la suite.
Oui, il y’a crime d’Etat.
Il est inadmissible que les survivants soient en prison et les bourreaux libres.
Les commanditaires et exécutants doivent être jugé! pic.twitter.com/hBdwylHtcy
— LUCHA 🇨🇩 (@luchaRDC) September 1, 2023
Il governo centrale e, in particolare, il presidente Félix Tshisekedi hanno condannato il massacro e hanno confidato in indagini serie e celeri.
#RDC: Colère, effroi et consternation. Félix Tshisekedi s’exprime après le carnage de Goma. Le Chef de l’État condamne l’action des militaires, demande à la justice de faire la lumière et établir responsabilités, dépêche une délégation à Goma pour déterminer les circonstances et… pic.twitter.com/PDgg6G9avL
— Stanis Bujakera Tshiamala (@StanysBujakera) September 1, 2023
Dal canto suo, la MONUSCO ha espresso cordoglio per la perdita di vite umane, pur ricordando che la manifestazione non era autorizzata. La signora Bintou Keita, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite nella RDC, ha espresso le sue condoglianze e ha chiesto un’indagine indipendente sugli eventi.
La #MONUSCO encourage fortement les autorités🇨🇩 à diligenter une enquête prompte et indépendante et les invite à traiter les personnes détenues dans le respect de leurs droits en vertu de la Constitution et des engagements internationaux du pays.https://t.co/kfxFhTeSPy
— MONUSCO (@MONUSCO) August 31, 2023
Secondo il governatore del Nord Kivu, Constant Ndima Kongba, la situazione è precipitata quando la polizia, nel tentativo di contenere la folla, ha visto catturare e uccidere uno dei suoi membri: “Inizialmente ho visto 6 morti all’obitorio di Camp Katindo presso l’ospedale militare, tuttavia poi il bilancio è rapidamente peggiorato“. Il governatore ha aggiunto che “il gruppo dietro i disordini è emerso solo pochi mesi fa, sotto la guida di un certo Ephraim Bisimwa, che si proclama profeta ed è originario del Sud Kivu; questi Wazalendo hanno già paralizzato più volte la città e le tensioni sono aumentate questa settimana, quando hanno avanzato richieste radicali, tra cui la partenza della MONUSCO, la cacciata degli occidentali e delle loro ONG e il ritiro delle forze dell’EAC“.
"Qu'est-ce qui s'est passé à Goma mercredi ? Qui sont ces gens qui ont été tués ? Pourquoi ont-ils été tués ? Les explications du gouverneur Constant Ndima sur https://t.co/d5OlZok1ki #Goma #Violence #Justice" pic.twitter.com/HrMjoiBuPD
— ACTUALITE.CD (@actualitecd) August 31, 2023
L’Ambasciata degli Stati Uniti ha espresso rammarico per la perdita di vite umane e ha aggiunto di accogliere “con favore il sostegno del governo della RDC all’apertura di un’indagine su questi eventi e il suo appello alla calma“.
L'ambassade des États-Unis regrette les pertes en vies humaines résultant des récents affrontements à Goma. Nous saluons le soutien du gouvernement de la RDC à l'ouverture d'une enquête sur ces événements et son appel au calme.
— U.S.Embassy Kinshasa (@USEmbKinshasa) September 1, 2023
Intanto ieri, venerdì 1° settembre, presso lo Unity Stadium di Goma è già iniziato il processo contro un primo gruppo di 143 persone arrestate nel corso degli scontri dell’altra mattina. Nella prima udienza c’è stata l’identificazione degli imputati, tra cui i leader del gruppo, il “profeta” Ephraïm Bisimwa, tutti indagati per due capi d’imputazione: associazione a delinquere e partecipazione a movimento insurrezionale.