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RD Congo, annuncio ripresa delle esecuzioni scelta avventata e pericolosa regressione

Le autorità della Repubblica Democratica del Congo, l’inefficienza e arbitrarietà del cui sistema giudiziario è assai nota, sono pronte a fare un grave passo indietro con la ripresa, dopo oltre 20 anni, delle esecuzioni.
L’annuncio è stato dato il 13 marzo dal ministro della Giustizia: obiettivo dichiarato è quello di contrastare la violenza delle bande criminali e dei gruppi armati, così come il tradimento all’interno delle forze armate. Nei bracci della morte dello stato ci sono persone già che hanno subito processi iniqui così come vittime di procedimenti giudiziari fortemente politicizzati.
Lo stesso presidente Tshisekedi ha recentemente affermato che il sistema giudiziario del paese è “malato”.
L’ultima esecuzione nella Repubblica Democratica del Congo risale al 2003.
Ripristinare la pena di morte, dopo 20 anni di assenza di esecuzioni e in un sistema giudiziario arbitrario e inefficiente, rappresenta una scelta avventata, oltre che un pericoloso passo indietro nel campo dei diritti umani, in un continente che da anni ha preso la guida della tendenza abolizionista mondiale.

©Getty Images

PS: su “Focus on Africa” ne abbiamo scritto anche qui:

RDCongo, il governo ripristina la pena di morte dopo 20 anni di moratoria

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