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Nigeria, verso un’indagine internazionale sulle atrocità nel nord-est del paese

L’11 dicembre l’ufficio della procuratrice del Tribunale penale internazionale permanente ha annunciato la conclusione dell’indagine preliminare, avviata il 18 novembre 2010, sui crimini contro l’umanità e sui crimini di guerra commessi dal gruppo armato islamista Boko haram e dalle forze armate della Nigeria nel nord-est del paese.
Vi sono, secondo l’ufficio della procuratrice gambiana Fatou Bensouda, sufficienti ragioni per concludere che Boko haram e le forze armate nigeriane abbiano commesso gravi crimini di diritto internazionale contro la popolazione civile.
A questa decisione potrebbe seguire l’avvio di un’indagine a tutto tondo sulle atrocità che si susseguono da oltre un decennio, purtroppo senza interruzione, nella regione nord-orientale della Nigeria e che hanno causato migliaia di morti, tantissimi sequestri di persona, devastazioni e incendi di villaggi e sfollamento forzato di intere comunità.
La procuratrice Bensouda ora dovrà chiedere ai giudici del Tribunale penale internazionale permanente l’autorizzazione ad aprire un’indagine formale.
I sopravvissuti e i familiari delle vittime dei crimini di guerra e contro l’umanità del nord-est della Nigeria hanno atteso 10 anni per intravedere la giustizia. Il percorso non sarà breve, ma che almeno inizi!
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