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Niger, la Giunta golpista accusa la Francia di aver violato lo spazio aereo

Prove tecniche di violazione di spazio aereo in vista della resa dei conti. La giunta del Niger ha accusato la Francia di aver sorvolato con caccia militari la capitale Niamey “come parte di un piano più ampio per destabilizzare il paese”.
I militari che hanno detronizzato il presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum alzano ulteriormente la tensione, smentendo la retorica di queste ore di possibili mediazioni pacifiste. La posizione intransigente dei golpisti lascia poche speranze: una rapida risoluzione diplomatica della crisi è impensabile.

La dichiarazione video del rappresentante della giunta, Amadou Abdramane, che ha scagliato accuse contro i francesi senza fornire alcuna prova della violazione dello spazio aereo nigeriano, arriva in un momento di alta tensione, con i capi di stato dell’Africa occidentale che si apprestano a discutere in un ultimo summit prima delle decisioni da assumere dopo il fallimento della mediazione e il mancato accoglimento dell’ultimatum a ripristinare il precedente assetto democratico del Paese. L’unica opzione rimasta sul tavolo del vertice di domani ad Abuja è quella di un’azione militare contro la giunta.
L’attacco all’Eliseo, ritenuto responsabile anche di aver colpito alcune posizioni della Guardia nazionale del Niger e di aver autorizzato le forze speciali francesi a liberare 16 tra i massimi leader jihadisti dalle carceri. è stato sferrato a poche ore dall’annuncio di un ex leader ribelle del Niger di aver lanciato un movimento contro i militari che hanno preso il potere con il colpo di stato del 26 luglio. Un primo segno di resistenza interna al dominio dell’esercito nel paese strategicamente importante del Sahel.
La retorica antifrancese è una caratteristica anche di altri colpi di stato nella regione negli ultimi due anni, dal Mali al Burkina Faso, i cui rispettivi leader dell’esercito sostengono con forza i generali ora in carica a Niamey.
Non è la prima volta che i golpisti in Niger accusano la Francia di violare il loro spazio aereo anche se Parigi ha fermamente negato di averlo fatto.
Il colpo di stato in Niger, innescato dalla politica interna, si è ben presto trasformato in una crisi internazionale, con il blocco regionale dell’Africa occidentale (ECOWAS), le Nazioni Unite e numerosi paesi occidentali che hanno avviato un’azione pressante dissuasiva nei confronti della giunta affinché si dimettesse.
Ma quest’ultima ha incassato l’annuncio di sostegno di Mali e Burkina Faso, che hanno promesso di difendere il nuovo assetto qualora ci fosse un intervento armato contro di esso.
Intanto si sono susseguiti nella giornata scontri nella periferia est della capitale nigerina. Sarebbe iniziato il posizionamento di forze anti golpisti dopo una prima ricognizione sul campo.
La giunta sostiene anche che il governo francese avrebbe inviato un Airbus A400M Atlas dal Ciad (alleato francese in Africa), tagliando tutte le comunicazioni mentre entrava nello spazio aereo del Paese, precedentemente chiuso dalla giunta.
Il colonnello Abdramane ha infine annunciato “lo stato di massima allerta per tutte le forze armate nigerine nel paese”.
La situazione è esplosiva. Il countdown per l’azione militare in Niger è iniziato.

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