vai al contenuto principale

Mozambico, Madagascar, Mauritius: speranza e pace comune denominatore del viaggio

Quello iniziato il 4 settembre del 2019 in Mozambico, la quarta visita apostolica di papa Francesco in Africa che lo ha condotto anche in Madagascar e Mauritius, .è stato un viaggio accomunato da un solo comune denominatore: il binomio speranza e pace.
Il pontefice già incontrando il presidente della Repubblica del Mozambico  Filipe Nyusi e le autorità locali nel suo discorso aveva posto al centro il tema imprescindibile della pace, chiedendo che tornasse “a essere la norma”, e affermando il valore necessario della riconciliazione: un richiamo deciso a preservare e sviluppare ulteriormente il processo di pacificazione del Paese, che aveva segnato una tappa fondamentale solo poche settimane prima grazie all’accordo per una permanente cessazione delle ostilità firmato da Nyusi e dal leader del movimento di opposizione Renamo (Resistência Nacional Moçambicana).
La storia del Mozambico, che ha ottenuto l’indipendenza nel 1975, dopo secoli di dominio portoghese, è stata infatti segnata per decenni da una sanguinosa guerra civile tra il gruppo marxista-leninista Frelimo (Frente de Libertação de Moçambique), sostenuto dall’Unione Sovietica, e il Renamo, sostenuto invece da Rodesia, Sudafrica e Stati Uniti; gli accordi raggiunti nel 1992 a Roma, grazie anche a una mediazione italiana, non sono riusciti a eliminare le violenze, che sono riprese in particolare nel corso delle elezioni del 2014. Anche altri i temi toccati dal pontefice, dalla questione climatica e ambientale alla difesa delle risorse della Terra minacciate da una tendenza irresponsabile al saccheggio e alla depredazione. Poco prima di partire per il viaggio il pontefice aveva incontrato alcuni rifugiati provenienti dai Paesi meta della sua visita, accolti dal Centro Astalli e dalla Comunità di Sant’Egidio, a conferma della sensibilità al tema dell’immigrazione.
Ma durante tutto il viaggio apostolico nei tre Paesi quel “mood” era stato costante e forte.
La grande isola del Madagascar che lottava contro pandemie e povertà, le Isole Mauritiuss alle prese con un disastro ambientale epocale e il Mozambico quotidianamente vessato dalla crisi dell’instabilità politica.
A tutte le popolazioni di questi tre paesi l’incontro con il Pontefice ha infuso, in quel viaggio, speranza e forza.

Torna su