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Mali, il crollo di una miniera d’oro causa oltre 70 morti

Secondo l’AFP (Agence France Presse), in Mali la settimana scorsa più di 70 persone sono morte a causa del crollo di un tunnel in un sito di estrazione dell’oro.

L’incidente è avvenuto nella città sudoccidentale di Kangaba e il rappresentante dei minatori Oumar Sidibe ha dichiarato che “Tutto è iniziato con un rumore, la terra ha cominciato a tremare; nel sito c’erano oltre 200 cercatori d’oro, abbiamo trovato 73 corpi“.

Martedì 23 gennaio, il ministero delle Miniere del Mali, Amadou Keïta, ha annunciato in un comunicato la morte di diversi minatori, senza però fornire cifre precise. Dal canto suo, il governo stesso ha espresso le sue “più sentite condoglianze alle famiglie in lutto e al popolo maliano“, invitando anche “le comunità che vivono in prossimità dei siti minerari e dei cercatori d’oro a rispettare scrupolosamente i requisiti di sicurezza e a lavorare solo all’interno dei perimetri dedicati alla ricerca dell’oro“.

Il Mali, che è tra i paesi più poveri del mondo, è uno dei principali produttori di oro dell’Africa e i suoi siti minerari sono frequentemente teatro di tragiche frane, nonostante le autorità tentino di controllare l’estrazione artigianale e illegale. Nel febbraio 2022, almeno 59 persone sono morte nel vicino Burkina Faso sudoccidentale dopo l’esplosione di una scorta di dinamite in un sito di estrazione artigianale dell’oro, ma incidenti minerari avvengono regolarmente anche in Guinea e Senegal. Nel 2022, il Mali ha estratto 72,2 tonnellate di oro, contribuendo per il 25% al ​​bilancio nazionale, al 75% delle esportazioni e al 10% del PIL.

Va ricordato, infine, che in Male è al potere una giunta militare dal 2020, che fin dagli esordi si è detta impegnata a ripristinare la sovranità e a consentire al Paese di beneficiare delle sue ricchezze naturali, tant’è vero che nell’agosto scorso è stato adottato un nuovo codice minerario che consente allo Stato di partecipare fino al 30% ai nuovi progetti (perché fino ad ora il settore minerario del Mali è stato dominato da gruppi stranieri, tra cui i canadesi Barrick Gold e B2Gold, l’australiano Resolute Mining e la britannica Hummingbird Resources).

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