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Camerun e Liberia, al via la vaccinazione dei bambini contro la malaria

Il Camerun e la Liberia sono i primi paesi al mondo ad avviare la somministrazione di massa del nuovo vaccino anti-malarico, che si spera permetterà di salvare la vita a migliaia di bambini in tutta l’Africa.

Due giorni fa, lunedì 22 gennaio 2024, il Camerun ha fornito il primo vaccino a una bambina di nome Daniella in una struttura sanitaria vicino a Yaoundé, la prima di tutti quelli con età al di sotto dei 5 anni che verranno vaccinati. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in Africa sono 600.000 le persone che ogni anno muoiono di malaria, di cui almeno l’80% sono bambini di meno di 5 anni, appunto. Nel 2021, l’Africa ha rappresentato il 95% dei casi di malaria a livello globale e circa il 96% dei decessi correlati.

Il vaccino si chiama RTS,S/AS01 (nome commerciale Mosquirix), approvato dall’OMS, funziona a proteine ricombinanti ed è stato specificamente progettato per i neonati dal produttore farmaceutico britannico GSK. Per i bambini più piccoli, la sua efficacia va dal 26% al 50%, ma ne sono necessarie quattro dosi. Il Camerun offre questa vaccinazione gratuitamente e i funzionari sanitari camerunensi assicurano che questi vaccini saranno somministrati contemporaneamente agli altri vaccini di routine per l’infanzia, in modo da facilitare le cose ai genitori.

Il vaccino RTS,S è stato pensato e creato in Belgio alla fine degli anni Ottanta da un gruppo di scienziati dei laboratori della SmithKline Beecham Biologicals (oggi GlaxoSmithKline Vaccines: GSK) ed è stato ulteriormente sviluppato grazie alla collaborazione tra questa azienda e il Walter Reed Army Institute of Research, che ha sede nel Maryland (Stati Uniti). Sebbene questo vaccino non abbia un alto tasso di efficacia, i ricercatori statunitensi assicurano che salverà comunque la vita a un bambino su tre e, affermano i medici, si tratta di un importante strumento aggiuntivo nella lotta contro la malaria, insieme alle zanzariere e alle compresse contro la malaria: utilizzando tutti e tre questi strumenti si può potenzialmente garantire ai bambini una protezione del 90% dalla malaria.

Oggi 24 gennaio, invece, è stata la Liberia a somministrare una delle 112.000 dosi di vaccino antimalarico a un bambino del Paese, ma il governo ha fatto sapere che la campagna vaccinale di massa partirà realmente nel prossimo mese di aprile. Il direttore del Programma Esteso di Immunizzazione della Liberia, Adolpus Clarke, ha affermato che il nuovo vaccino rappresenta un “punto di svolta” nella lotta della nazione contro la malaria.

L’iniziativa di Camerun e Liberia arriva dopo le buone campagne pilota già effettuate in Kenya, Ghana e Malawi, dove – afferma l’Unicef – il vaccino ha fatto calare del 13% la morte dei bambini. Secondo Gavi, l’alleanza globale per i vaccini, altri 20 Paesi avvieranno la vaccinazione di massa contro la malaria, tra cui Burkina Faso, Niger e Sierra Leone. Intanto, già all’inizio di questo mese si è registrata la prima svolta storica in questa lotta contro la malaria, cioè quando Capo Verde è diventato il primo Paese dell’Africa sub-sahariana in 50 anni ad essere ufficialmente dichiarato libero dalla malaria dall’organismo sanitario globale.

Al momento, la disponibilità di dosi del vaccino antimalarico sono circa 18 milioni, che possono essere somministrate prima del 2025, ma le richieste sono enormemente più alte, per cui si spera che lo sviluppo di un secondo vaccino, l’R21, realizzato dall’Università di Oxford, possa aumentare in modo significativo il numero di dosi disponibili (questo sarà prodotto dal Serum Institute of India, che mira a produrre 100 milioni di dosi all’anno):

Malaria, l’OMS approva il secondo vaccino per i bambini

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