Najin ha 30 anni, mentre sua figlia Fatu ne ha 19; entrambe sono rinoceronti bianchi settentrionali, una sottospecie di rinoceronte bianco, e sono gli ultimi due esemplari della loro sottospecie, da quando il 19 marzo 2018 è morto l’ultimo maschio, di nome Sudan. Inoltre, nessuna delle due è in grado di portare a termine una gravidanza, per cui la sottospecie è funzionalmente estinta. Tuttavia c’è una speranza per scongiurare la sparizione del rinoceronte bianco settentrionale: la fecondazione in vitro, secondo le procedure messe a punto dal consorzio scientifico internazionale BioRescue, sostenuto dal governo tedesco. Le due esemplari appartengono allo zoo di Dvůr Králové nella Repubblica Ceca, ma vivono nella riserva di Ol Pejeta in Kenya, un’area protetta nella contea di Laikipia, nel centro del Paese, a ovest di Nanyuki, tra le pendici degli Aberdares e il Monte Kenya, circa 150 chilometri a nord della capitale Nairobi, dove sono protette 24 ore su 24 da guardie armate.
Ieri il responsabile del progetto, il tedesco Thomas Hildebrandt, ha annunciato a Berlino il successo della fecondazione in vitro: sono stati raccolti gli ovuli delle femmine di rinoceronte bianco settentrionale e, utilizzando lo sperma dei rinoceronti maschi morti della stessa sottospecie, sono stati prodotti degli embrioni che, alla fine, saranno trasferiti in madri surrogate di rinoceronte bianco meridionale (l’altra sottospecie di rinoceronte bianco, più diffusa nel sud del continente africano).
BIORESCUE UPDATE: World’s first successful embryo transfer in rhinos paves the way for saving the northern white rhinos from extinction.
— Ol Pejeta (@OlPejeta) January 24, 2024
Il team di BioRescue ha spiegato che la procedura ha prodotto una gravidanza di 70 giorni, con un embrione maschio ben sviluppato di 6,4 cm di lunghezza. Si tratta di una “pietra miliare” nel percorso per aiutare i cugini del nord a salvarsi dall’estinzione, ha detto Hildebrandt, “abbiamo realizzato qualcosa che credevamo impossibile“, per cui ora si può sperare che nei prossimi due, due anni e mezzo ci saranno di nuovo dei piccoli di rinoceronte bianco settentrionale (la gravidanza nei rinoceronti dura 16 mesi).
“We achieved together something which was not believed to be possible,” said Thomas Hildebrandt, who heads the reproduction management department at the Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research.
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— Interaksyon (@interaksyon) January 25, 2024
I rinoceronti bianchi settentrionali – che in realtà sono grigi – pascolavano nelle praterie e nei boschi della savana di diversi Paesi dell’Africa orientale e centrale a sud del Sahara, ma – a partire dagli anni ’70 – il loro numero è diminuito drasticamente a causa del bracconaggio per i loro corni. I rinoceronti moderni vagano per il pianeta da 26 milioni di anni e si stima che più di un milione vivessero ancora allo stato brado a metà del XIX secolo. La tecnologia con cui si sta tentando di salvare questa sottospecie potrebbe servire da modello anche per altre specie di rinoceronti in via di estinzione, come il rinoceronte di Sumatra nel sud-est asiatico.
Nella stagione televisiva 1998-1999, Piero Angela dedicò un’intera puntata della sua celebre trasmissione “Il mondo di Quark” al rinoceronte bianco e al rinoceronte nero, che oggi è disponibile su YouTube.
In generale, la condizione dei rinoceronti in Africa è molto delicata. Nel giugno 2023 16 esemplari di rinoceronte bianco meridionale, provenienti dal Sudafrica, sono stati introdotti nel Parco Nazionale di Garamba, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, sul confine con il Sud Sudan, da dove erano completamente scomparsi nel 2006, anche in questo caso a causa del bracconaggio. “Focus on Africa” ne scrisse qui:
RDCongo: il rinoceronte bianco torna nel Parco Nazionale di Garamba