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Attanasio / Iacovacci, le famiglie dell’ambasciatore e del carabiniere uccisi in Congo a Montecitorio

Una commemorazione alla Camera dei deputati e un incontro a Palazzo Chigi: oggi le istituzioni hanno nuovamente celebrato il ricordo dell’ambasciatore  Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un agguato nella Repubblica democratica del Congo il 22 febbraio del 2021..
Ricordare Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci non è solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore” aveva dichiarato là premier Giorgia Meloni, che oggi non era presente, nel secondo anniversario dell’agguato in cui persero la vita insieme all’autista del World food programme Mustapha Milambo.
Con la seduta dedicata ad Attanasio e Iacovacci, alla presenza del padre e della moglie del diplomatico, Zakia Seddiki, e del fratello di Iacovacci, Dario, Palazzo Chigi ha voluto estendere quell’arto d’amore verso i loro cari  “che più di qualunque altro piangono la loro scomparsa e che possono contare sul sostegno delle Istituzioni per conoscere la verità su quei tragici fatti”.
A Montecitorio è stato ribadito “quanto l’Italia tutta con orgoglio può rendere omaggio al sacrificio di due servitori dello Stato rimasti uccisi nel compimento dei propri doveri” ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Due uomini che prestavano servizio nella Repubblica Democratica del Congo, Paese che Papa Francesco ha definito nel suo recente viaggio apostolico “un continente nel Continente africano” e un “diamante del Creato” li aveva definiti là premier sottolineando come, il Congo, sia “un Paese che la comunità internazionale ha spesso dimenticato ma che al contrario merita attenzione, rispetto e il sostegno di cui ha bisogno per esprimere le sue potenzialità”. Guardiamo a questo nuovo momento di commemorazione con interesse e fiducia, per quanto concerne la richiesta di verità e giustizia, e con la speranza che lo spirito annunciato dalla Meloni, di voler attuare una politica estera che  abbia  l’Africa come obiettivo strategico e di voler costruire un modello virtuoso di collaborazione e crescita capace di garantire sicurezza, stabilità e reciproco sviluppo.

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