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Sudan accoglie 25 mila etiopi in fuga. Uccise 34 persone in un assalto a un bus

Nuovo orrore in Etiopia: un commando di uomini armati ha assalito nella notte un autobus nella regione di Benishangul-Gumuz, nel settore occidentale del Paese, e ha trucidato 34 persone. Lo ha reso noto la Commissione etiope dei diritti umani, un organismo pubblico indipendente, secondo la quale sono avvenuti anche altri attacchi nella notte. “Il numero delle vittime attualmente è di 34 persone ma è destinato ad aumentare”, ha denunciato la Commissione.
Gli attacchi e gli scontri tra forze governative e milizie del fronte di liberazione del Tigré hanno spinto migliaia di persone alla fuga. Sono quasi 25mila gli etiopi che hanno già raggiunto il vicino Sudan.
Per fronteggiare il biblico esodo, il Sudan ha annunciato la riapertura del campo profughi di Um Raquba, usato negli anni ’80 per accogliere gli etiopi scappati dalla gravissima carestia che fece oltre un milione di vittime. La settimana scorsa il governo federale di Addis Abeba ha lanciato una campagna militare contro il Fronte popolare per la liberazione del Tigre’. E l’Onu ha lanciato l’allarme per una “crescita brusca” degli arrivi. “Per alloggiare l’ondata di rifugiati in arrivo dall’Etiopia, abbiamo riaperto il campo di Um Raquba, costruito negli anni ’80 e chiuso nel 2000” ha annunciato il governatore dello Stato sudanese di Gadaref, Ali Mohammad.

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