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Migranti, nuova tragedia del mare al largo della Grecia: 78 vittime, a bordo in 750. Solo 80 in salvo

Un’altra tragedia nel Mar Egeo, questa volta un grande peschereccio diretto in Italia, con a bordo un gran numero di persone si è capovolto questa mattina a sud-ovest di Pylos, nel Peloponneso, in Grecia.

Le informazioni ufficiali della Guardia Costiera greca affermano che finora sono state soccorse 104 persone mentre 32 corpi sono stati recuperati dal mare, non si sa quante persone c’erano sulla barca prima che si capovolgesse, ma la Guardia Costiera stima che 400-450 persone potrebbe essere stato a bordo quando la barca è affondata, se questa stima è corretta mancano più di 300 persone.

Informazioni non confermate pubblicate sulla stampa greca affermano che più di 40 persone sono state trovate morte, è difficile dire quanto sia accurato. Prevediamo che i numeri aumenteranno drasticamente quando le autorità greche aggiorneranno le loro informazioni ufficiali.

Secondo la guardia costiera greca, ciò è accaduto a 47 miglia nautiche a sud-ovest di Pylos. Dalle informazioni sul traffico marittimo abbiamo registrato movimenti insoliti di grandi navi a 33 miglia nautiche a sud-ovest di Pylos, questo di solito accade quando le navi commerciali vengono chiamate per assistere nelle emergenze.

Secondo le informazioni pubblicate dalla guardia costiera greca, ieri le autorità greche e italiane insieme a Frontex sono state informate della nave, sono stati fatti diversi tentativi per aiutare il peschereccio ma le persone a bordo hanno rifiutato l’assistenza e hanno voluto proseguire verso l’Italia. Si credeva che la barca fosse partita da Tobruk, in Libia.

Perché questo peschereccio sovraccarico non è stato fermato in una fase precedente, come fanno di solito, per evitare tali tragedie, dal momento che sapevano della sua esistenza, non è noto.

Un gran numero di navi nell’area insieme alla guardia costiera e ai militari è stato coinvolto per localizzare e soccorrere le persone, la ricerca dei sopravvissuti e degli annegati è in corso.

I sopravvissuti e il defunto saranno trasportati a Kalamata, il personale medico è allestito nel porto per assistere al loro arrivo.

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