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Mauritania, scarcerati tutti i cristiani arrestati per blasfemia dopo un battesimo

“Andate a casa e credete in chi vi pare, basta che lo facciate in privato e con discrezione”.
Con queste parole, una quindicina di cristiani arrestati alla fine del novembre 2023 a Selibaby, una città 600 chilometri a sud della capitale della Mauritania Nouakchott, è stata scarcerata nei giorni scorsi.  

Il gruppo era stato arrestato dopo la diffusione del filmato di una cerimonia di battesimo. Come accade in casi del genere, a sollecitare gli arresti erano stati dei facinorosi fedeli di religione islamica indignati per l’atto “blasfemo”. 

In Mauritania, su poco meno di cinque milioni di abitanti, i cristiani sono 11.000, lo 0,2 per cento della popolazione.  

Sebbene solo gli stranieri siano autorizzati a celebrare riti religiosi non musulmani, la prassi prevede che questi possano svolgersi e vi si possa partecipare, purché in luoghi privati. E, come è stato detto ai cristiani scarcerati, con “discrezione”. Niente diffusione di video, dunque.

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