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Ghana, il parlamento pronto ad approvare la legge anti-Lgbti

Il parlamento del Ghana si appresta a votare, probabilmente a ottobre, la “Legge sulla promozione dei giusti diritti umani sessuali e dei valori della famiglia”: un testo pessimo, presentato dal governo ad agosto, che non reggerebbe a un esame di costituzionalità dato che la Costituzione garantisce all’articolo 15 l’inviolabilità dei diritti umani di ogni persona.
Già le leggi vigenti criminalizzano le relazioni omosessuali tra persone adulte consenzienti. La proposta all’esame del parlamento prevede cinque anni di carcere per chi appartiene alla comunità Lgbti e dieci anni di carcere per coloro che difendono e promuovono i loro diritti, punisce la “propaganda” dei diritti Lgbti con pene da cinque a dieci anni e obbliga alla delazione, imponendo ai cittadini di segnalare alla polizia chiunque si comporti in modo da manifestare la sua “natura Lgbti”
La proposta all’esame del parlamento promuove le terapie di conversione e impedisce di fatto l’accesso delle persone transgender ai trattamenti medici per l’affermazione del genere punendo con pene da tre a cinque anni di carcere il personale sanitario che mette a disposizione tali trattamenti.
Secondo gli esperti delle Nazioni Unite sui diritti umani, il testo in questione “delinea un sistema di discriminazione e di violenza di stato di dimensioni tali da costituire una violazione degli obblighi di diritto internazionale dello stato”.
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