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Etiopia, pressing Usa per fermare il conflitto. Forze Tigray alle porte di Addis Abeba

La situazione in Etiopia sta precipitando e l’azione diplomatica si fa sempre più pressante. In queste pre l’inviato dwgli Stati Uniti nel Corno d’Africa, Jeffrey Feltman, è ad Addis Abeba per un pressing sul governo e forze armate del Tigray per lo stop al conflitto.
Coinvolti nell’ambito degli sforzi per mettere fine alla guerra civile anche altro importanti attori impegnati sul terreno.
È mistero sulla sorte del premier Abiy Ahmed, che alcuni ritengono possa essere fuggito in Svizzera con la famiglia.
La sua portavoce, Billene Seyoum, non ha risposto a chi chiedeva se il premio Nobel avesse incontrato l’inviato, che in settimana ha insistito che “ci sono molti, molti modi per avviare colloqui”.
Il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha diffuso una dichiarazione in cui ha definito la mancanza di dialogo “particolarmente preoccupante”, mentre la guerra ha ucciso migliaia di persone e ha portato allo sfollamento di milioni di altre.
Nei giorni recenti le forze tigrine hanno preso il controllo di varie città chiave e si sono unite a un altro gruppo armato, l’Oromo Liberation Army, per prendere il controllo di Kemisse; il governo etiope ha dichiarato lo stato d’emergenza. Sinora ogni tentativo di discussione è fallito. Una fonte della sicurezza tigrina ha aggiunto che continua l’avanzata a est e sud verso la capitale

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