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Burundi: 10 giocatori della nazionale di pallamano fanno perdere le loro tracce durante i Mondiali U19 in Croazia

Dieci diciassettenni, membri della squadra nazionale di pallamano del Burundi che stavano partecipando ai campionati mondiali under 19 in Croazia, sono scomparsi mercoledì 9 agosto a Rijeka [Fiume], nella parte occidentale del Paese europeo. In un comunicato del 10 agosto, la polizia croata ha spiegato che “si tratta di dieci giovani, nati nel 2006, che sono partiti ieri [mercoledì 9 agosto] intorno alle 15:30 dai locali di una residenza universitaria a Fiume e che sono partiti in una direzione sconosciuta”, precisando che i giovani non rispondevano più alle telefonate.

Gli atleti stavano partecipando alla Coppa del Mondo under 19 di handball, pallamano, che si è svolta in varie città della Croazia dal 2 al 13 agosto. Fino ad allora avevano svolto tre partite, perdendole tutte, ma, da calendario, ne mancavano ancora due, per cui la federazione internazionale di handball ha escluso la squadra del Burundi dal resto della competizione. Il presidente della Federazione di pallamano del Burundi, Dauphin Nikobamye, ha detto che i genitori dei giocatori, a casa, sono preoccupati e ha chiesto aiuto per trovare tutti i giocatori: “Siamo completamente scioccati, noi come federazione e i genitori dei nostri giocatori della nazionale. Chiediamo informazioni a tutti coloro che possono aiutarci a ritrovare i nostri ragazzi. Non so come potremmo tornare a casa senza di loro”, ha detto Nikobamye.

Probabilmente i giovani hanno approfittato della competizione per tentare la fortuna in Europa, ma, al momento, non vi sono elementi sufficienti per stabilire la verità, mentre la polizia continua la sua operazione “con l’obiettivo di trovare le persone scomparse e di stabilire i fatti e le circostanze della loro scomparsa”. Il numero di richiedenti asilo burundesi nell’Unione Europea è in forte aumento; fino alla fine del 2022, i cittadini burundesi erano esentati dal visto per entrare in Serbia, che ha un confine comune con la Croazia, per cui nel 2022 oltre 20.000 burundesi erano entrati in Serbia senza visto, per poi recarsi in altri stati europei come Belgio, Svizzera o Italia, dove chiedere asilo. Tuttavia, alla fine dell’anno scorso Belgrado ha posto fine a questa misura eccezionale, rendendo più difficile l’ingresso ai migranti burundesi, i quali xda molti anni fuggono da una situazione economica e politica molto difficile. Nel 2020, oltre l’85% della popolazione viveva al di sotto della soglia di estrema povertà, fissata a 1,90 dollari al giorno. Nel 2021, il Paese si è classificato 187esimo (su 191) nella classifica dell’indice di sviluppo umano. A questo si aggiunge una crisi politica iniziata nel 2015 e che continua ad impantanarsi. Inoltre, nonostante la dichiarata volontà di riavvicinamento all’Europa del presidente Evariste Ndayishimiye, l’UE ha rinnovato le sanzioni contro personalità ed entità burundesi a causa di violazioni dei diritti umani e incitamento alla violenza.

Nel 2022, più di 5.500 burundesi hanno presentato una prima domanda di asilo in un paese dell’UE, sei volte di più rispetto all’anno precedente, quando furono 951, in base ai dati dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo. Lo scorso luglio, il Burundi era la terza nazionalità rappresentata per numero di domande di asilo in Belgio.

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