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Egitto, rilasciati cinque familiari dell’ex prigioniero politico Mohamed Soltan

“I miei cinque cugini, ingiustamente arrestati 144 giorni fa solo per rappresaglia nei miei confronti, sono stati rilasciati”.
Così il 9 novembre lo stesso Mohamed Soltan, un difensore dei diritti umani egiziano esule negli Usa, ha dato la buona notizia del rilascio dei suoi cugini Mahmoud, Ahmed, Mostafa, Hamza ed Esmat, arrestati il 9 e il 15 giugno in varie località dell’Egitto.
Il 1° giugno, avvalendosi della Legge federale per la protezione delle vittime di tortura che consente di chiamare in giudizio funzionari di stati esteri per torture ed esecuzioni extragiudiziali, Soltan si era recato alla Corte distrettuale federale del distretto di Columbia per presentare denuncia nei confronti dell’ex primo ministro egiziano Hazem al-Beblawy, ritenendolo responsabile della tentata esecuzione extragiudiziale e delle torture subite in carcere tra il 2013, quando Soltan era stato arrestato, e  il 2015.
Al-Beblawy vive a sua volta negli Usa e rappresenta l’Egitto e diversi altri stati arabi all’interno del Fondo monetario internazionale.
In carcere rimane però ancora il padre di Soltan, Salah. Il 15 giugno agenti di polizia in borghese gli hanno fatto “visita” nella prigione di Wadi al-Natroun, dove stava scontando l’ergastolo. Gli hanno fatto un po’ di domande sui parenti e la mattina dopo l’hanno trasferito, non è ancora chiaro dove.
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