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Africa Day, una giornata dedicata alla nascita dell’Unione Africana

Oggi, 25 maggio, è l’Africa Day, cioè il giorno in cui si celebra la nascita dell’Unione Africana, nel 1963. Si tratta di un’organizzazione continentale che riunisce 54 Stati membri con l’obiettivo di promuovere l’unità e la cooperazione tra le nazioni africane.

Tra i suoi successi principali ci sono senza dubbio la liberazione dal colonialismo e dall’apartheid, la promozione dello sviluppo socioeconomico, il mantenimento della pace e della sicurezza con varie missioni di peacekeeping.

Naturalmente, nonostante i progressi compiuti, l’UA deve ancora affrontare diverse sfide, come la povertà e la disuguaglianza, i conflitti e l’instabilità, i cambiamenti climatici, la corruzione e la cattiva governance.

Nel suo messaggio per questo 61° anniversario, Moussa Faki Mahamat, Presidente della Commissione dell’Unione Africana, presentato un’analisi dei progressi e delle sfide che l’Africa deve affrontare. Nel campo dello sviluppo socioeconomico, il continente ha registrato un notevole sviluppo delle risorse intellettuali, scientifiche e culturali, che rafforzano l’identità unica dell’Africa, per cui ne ha beneficiato anche la performance economica, che è cresciuta a ritmi invidiabili da altre regioni del mondo.

Moussa Faki Mahamat, però ha evidenziato anche le sfide persistenti e gli ostacoli allo sviluppo, come la forte crescita demografica, che richiede politiche lungimiranti per la gestione delle risorse, oppure le disuguaglianze sociali e la rigidità di alcune strutture sociali che ostacolano uno sviluppo armonioso. Ma non bisogna dimenticare anche il degrado ambientale e le interferenze esterne nelle questioni interne, nonché i diffusi fenomeni di corruzione e le lacune nella governance, che indeboliscono gli sforzi di progresso.

Per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana, la Giornata dell’Africa deve essere un’opportunità per riflettere sui risultati raggiunti e sulle strategie future. Il suo messaggio si rivolge non solo ai governi e alle istituzioni, ma anche ai giovani e alle donne, in quanto elementi chiave del cambiamento: il ruolo dei leader passati e presenti è cruciale, ma per affrontare le sfide attuali è estremamente importante anche la mobilitazione popolare. Pace, sicurezza, lotta al terrorismo, tutela dell’ambiente, disoccupazione giovanile e femminile, migrazione e difesa della democrazia richiedono un impegno collettivo ancora più forte.

In tal senso, l’UA deve rappresentare uno strumento potente per l’unità, la liberazione, l’integrazione e la difesa della dignità africana a livello interno e internazionale, in coerenza con la visione dei padri fondatori e con il sogno di una prosperità condivisa e diffusa in un’Africa pacifica e integrata, come delineato nell’Agenda 2063.

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