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RDCongo, la giornata elettorale in diretta

Sono cominciate le votazioni nella Repubblica Democratica del Congo, dove 44 milioni di elettori oggi si recheranno alle urne per scegliere il Presidente della Repubblica, i deputati nazionali e provinciali e i consiglieri comunali. Dopo una difficile e aspra campagna elettorale, caratterizzata da problemi logistici e alcuni atti di violenza, il capo di Stato uscente, Félix Tshisekedi, spera in un secondo mandato, ma deve fare i conti con avversari di peso, come Moïse Katumbi, Martin Fayulu, Denis Mukwege, il Premio Nobel per la Pace 2018, e un’altra ventina di candidati. Questo articolo verrà aggiornato tutto il giorno con le principali notizie: ricaricatelo periodicamente per restare aggiornati.

Liveblog:

Situazione alle 21:15 – Per oggi gli aggiornamenti sulle elezioni presidenziali e legislative congolesi si fermano qui. E’ stata una giornata caotica, con ritardi e disorganizzazione, difficoltà logistiche ed episodi di violenza e, forse, tentativi di frode. I seggi che oggi non hanno aperto potrebbero aprire domani e, nel mentre, alcuni dei candidati chiedono nuove elezioni, ma organizzate da una nuova commissione elettorale.

20:54 – Comunicato congiunto di 5 candidati presidenziali (Floribert Anzuluni, Nkema Lilo, Théodore Ngoyi, Denis Mukwege e Martin Fayulu), in cui chiedono nuove elezioni con una nuova CENI:

20:49 – Per la prima volta nella RDCongo, le elezioni dureranno due giorni: il presidente della CENI ha affermato che i seggi elettorali che non sono stati aperti oggi, apriranno domani:

19:34 – Il Governo esprime soddisfazione per “la massiccia mobilitazione del popolo congolese per le elezioni” e incoraggia la CENI ad adottare “misure per consentire a tutti i congolesi di votare e per rispondere ad alcune delle difficoltà sopraggiunte”; infine condanna “gli atti di vandalismo osservati in tutto il Paese e invita la polizia a rafforzare la vigilanza”.

19:08 – Il candidato di opposizione Augustin Matata Ponyo denuncia “operazioni di voto caotiche, l’appropriazione indebita di macchine per il voto e l’assenza di materiale nei seggi elettorali”, ma allo stesso tempo elogia “il patriottismo dei congolesi” e il suo sostegno al candidato Katumbi.

18:56 – Il partito di Katumbi, “Ensemble pour la République”, esprime che la chiusura del processo elettorale si sta svolgendo “nella confusione più totale” e avverte che non accetterà risultati fraudolenti.

18:52 – A Goma ha chiuso un primo seggio elettorale.

18:08 – Comunicato di Dénis Mukwege in cui afferma di “respingere fermamente la decisione di Denis Kadima di prolungare il voto oltre il termine fissato dalla legge, temiamo che i risultati derivanti da un voto così caotico non rispecchieranno la volontà del popolo”.

17:56 – Nel seggio allestito nell’istituto Ndahura di Goma si continua a votare nell’oscurità. Diverse centinaia di elettori sono ancora in attesa di votare.

17:21 – Scene di ressa in un seggio elettorale nel comune di Ngiri-Ngiri a KINSHASA:

16:42 – Il candidato alla presidenza Félix Tshisekedi, presidente in carica, ha votato con sua moglie al Saint George College di Kintambo:

16:36 – Tensione a Musimba, nell’area di Lubero, dove una decina di dispositivi per il voto elettronico sono stati incendiati da giovani infuriati per aver aspettato invano l’inizio delle votazioni fino alle 13.

15:39 – Nel seggio elettorale di Kisenso, a Kinshasa, “una macchina per il voto è stata distrutta dalla popolazione stanca delle manovre degli agenti della CENI”.

15:32 – La missione di osservazione elettorale di SYMOCEL (Synergie des Missions d’Observation Citoyenne des Elections), un’associazione indipendente che monitora la governance democratica congolese, oltre il 60% dei seggi ha aperto in ritardo (su 1000 esaminati) e il personale era presente nell’80% dei centri di voto. Inoltre, in più dell’11% l’ufficio è rimasto chiuso o non c’erano le attrezzature necessarie per le votazioni.

14:52 – La portavoce della CENI, Patricia Nseya, ha rilasciato un aggiornamento sullo stato del processo elettorale: “La CENI rileva che c’è stato un ritardo nell’avvio delle operazioni di voto in alcune sedi su tutto il territorio nazionale. I seggi elettorali resteranno aperti fino a tardi, per un totale di 11 ore di attività, al fine di permettere a tutti di votare”. Pertanto, le votazioni andranno anche oltre l’orario di chiusura previsto dal protocollo, ossia le 18 locali.

14:03 – In alcuni seggi elettorali a Tshikapa, nella provincia del Kasai, gli operatori della CENI sono stati picchiati, e alcuni sono gravemente feriti, a causa di voci secondo cui gli apparecchi elettronici di votazione sarebbero manomesse per mostrare il numero di un solo candidato alle elezioni presidenziali. La polizia ha arrestato 50 persone, ritenute mandanti dei disordini.

13:08 – La missione di osservazione elettorale della Conferenza Nazionale Episcopale del Congo ha fatto sapere che alle 9:40 di stamattina aveva ricevuto informazioni dal 22% dei suoi 25.000 osservatori dispiegati in tutto il Paese. Secondo le informazioni ricevute dal campo, a quell’ora un terzo dei seggi elettorali non era ancora aperto, il 45% degli apparecchi elettronici per il voto non funzionava, nel 10% dei seggi non era stato possibile accedere e nell’8% era stata registrata della violenza:

Situazione alle ore 12: In questa prima parte della giornata elettorale, i resoconti dal campo offrono un quadro contrastante: da un lato le votazioni sono iniziate in un’atmosfera calma e serena in numerosi seggi elettorali in tutto il Paese, ma dall’altro lato si riscontrano alcune segnalazioni di brogli elettorali e un buon numero di seggi elettorali non sono ancora operativi o che hanno aperto con diverse ore di ritardo. In certe zone dell’est sono stati segnalati gruppi armati vicino ai seggi elettorali e a Bunia (Ituri) agli sfollati interni è stato impedito di votare, per cui si sono ribellati e hanno distrutto il materiale elettorale. Quasi tutti i principali candidati alla presidenza hanno votato: Fayulu, Katumbi e Mukwege. Il presidente Tshisekedi, invece, voterà alle ore 13:00.

10:57 – Uno dei principali contendenti alla presidenza, Moïse Katumbi, ha votato presso il seggio elettorale di Notre Dame des Poors, a Lubumbashi, nel sud-est del Paese:

10:56 – Il candidato Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018, ha votato presso l’Istituto de la Gombe a Kinshasa:

10:29 – Il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo cattolico della RDCongo ha votato a Kinshasa e, uscendo dal seggio, ha parlato di difficoltà tecniche, in particolare delle macchine elettorali che non funzionano:

10:02 – Patricia Nseya, ispettrice della CENI, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che, dopo aver controllato personalmente 11 seggi elettorali, le sue impressioni sono buone: “gli uffici sono aperti fin dal mattino, c’è entusiasmo e possiamo sperare di avere una partecipazione abbastanza alta”. Unica preoccupazione, dice, è l’elettricità.

9:57Notizia da verificare: presso l’abitazione di un candidato locale filogovernativo (dunque che sosterrebbe Félix Tshisekedi) è stato trovato molto materiale elettorale: un apparecchio elettronico per il voto, delle schede elettorali e altro. La località non è specificata, né ci sono informazioni ufficiali, tuttavia sui social circolano questi video della reazione popolare:

9:47 – Il candidato alla Presidenza Martin Fayulu ha votato all’Athénée de la Gombe (Kinshasa) e, all’uscita dal seggio, ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti in cui denuncia il disordine di queste elezioni in tutto il Paese; a sua avviso, “la CENI ha preparato il caos”. Tuttavia, ha anche aggiunto di essere convinto di vincere le elezioni.

8:38 – Un gruppo di sfollati nella città di Bunia (Ituri) ha saccheggiato i seggi elettorali e le macchine per il voto della CENI: “la polizia nazionale ha sparato vari colpi di avvertimento per disperdere i manifestanti”

7:52 – Sebbene con più di un’ora di ritardo, le votazioni sono cominciate anche a Lubumbashi, seconda città della RDCongo:

7:47 – La CENI (Commissione elettorale nazionale indipendente) assicura che le votazioni cominceranno tra le 11 e le 12 nel territorio di Fizi, provincia del Sud Kivu:

7:22 – Aperti i seggi anche nelle province occidentali congolesi, come nella capitale Kinshasa, dove però si registrano delle difficoltà in alcuni seggi (Lycée Kabambare, St Pierre, Lycée Matonge, Sévigné), dove gli elettori sono presenti dalle 6 del mattino, ma i kit elettorali non sono ancora arrivati:

6:32 – Code anche ai seggi di Goma, capoluogo del Nord Kivu, una delle principali città della RDCongo:

6:32 – Aperti i seggi della zona di Panzi a Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, altra provincia funestata dalla guerra:

6:32 – Aperti i seggi anche nella provincia dell’Ituri, dove è in corso una guerra tra i gruppi armati ribelli e l’esercito regolare. In questo post di “Radio Okapi”, la radio ufficiale della MONUSCO, si vedono le code al seggio elettorale Nana di Tchomia nel territorio di Djugu:

6:02 – I primi elettori hanno votato a Kisangani, capoluogo della provincia di Tshopo, situata nel punto in cui il fiume Lualaba diviene il fiume Congo, quinto centro urbano del Paese con oltre un milione e seicentomila abitanti. Tra le varie testimonianze, questa di Papy, un uomo non vedente, che a “KIS24 Infos” racconta la regolarità delle operazioni:

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Dopo un mese di campagna elettorale (dal 19 novembre alla mezzanotte del 18 dicembre) e dopo una giornata di “pausa di riflessione” (ieri 19 dicembre), oggi alle 6 si sono aperti i 75mila seggi allestiti in un Paese immenso, con oltre 100 milioni di abitanti e di 2,2 milioni di km2. Come ha scritto la direttrice di “Focus on Africa”, se le elezioni del 2018 furono il primo cambiamento democratico nella storia congolese, queste del 2023 rappresentano un test per la sua democrazia:

Rd Congo, domani milioni di congolesi al voto. Niente osservatori Ue e africane

La RDCongo ha due fusi orari, per cui i primi seggi elettorali, nella parte orientale, sono stati aperti un’ora prima di quelli della metà occidentale del Paese, e sarà possibile votare fino alle ore 18 locali. Parteciperanno al voto anche i congolesi all’estero, per la prima volta dall’indipendenza.

Ieri sera, la signora Bintou Keita, capo della MONUSCO, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite nelle province orientali congolesi, ha indirizzato un augurio di buone elezioni al popolo della RDC, rilanciando l’appello del Segretario generale dell’ONU per un processo elettorale pacifico, inclusivo e credibile:

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