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Banca africana di sviluppo

Etiopia. La Banca africana di sviluppo ritira il personale internazionale

La Banca africana di sviluppo (AfDB) ha dato ordine di “ritiro immediato” di tutti i suoi dipendenti internazionali dall’Etiopia a seguito di un’aggressione ai membri del suo personale da parte delle forze di sicurezza governative.

L’AfDB ha presentato una denuncia formale alle autorità etiopi il mese scorso, definendo un “incidente diplomatico molto grave” l’aggressione fisica e la detenzione per ore di due dei suoi dipendenti avvenuta il 31 ottobre, senza alcuna spiegazione ufficiale.

I resoconti dei media locali hanno indicato che una delle vittime era il Dr. Abdul Kamara, vice direttore generale dell’AfDB per l’Africa orientale e responsabile del paese dell’ufficio in Etiopia

Il governo etiope aveva “promesso una rapida indagine sull’accaduto, ammettendo la gravità dell’evento. Ci aveva inoltre rassicurato che tutti coloro che erano coinvolti nella violazione sarebbero stati consegnati alla giustizia, a garanzia della trasparenza e con piena responsabilità”, ha affermato AfDB.

Ma a quanto emerge, delle indagini non si è saputo più nulla, né vi è stata condivisione con la banca del loro esito.

Banca africana di sviluppo
La sede della Banca africana di sviluppo (AfDB) ad Abidjan, in Costa d’Avorio, 30 gennaio 2020. REUTERS/Luc Gnago

Rimaniamo particolarmente preoccupati che il governo etiope, ad oggi, non abbia condiviso con noi alcun rapporto o dettagli sulle indagini su questa grave violazione” ha affermato Akinwumi A. Adesina, presidente della banca, in una nota diffusa ieri internamente tra il personale della banca.

Banca africana di Sviluppo
Il portavoce del Ministro degli Affari Esteri, l’Ambasciatore Meles Alem.
Credit: The Ministry of Foreign Affairs of Ethiopia – “X”

All’indomani della detenzione dei propri dipendenti, la Banca aveva optato per una sospensione delle proprie attività nel paese. Ma nella conferenza stampa settimanale del 16 Novembre, il portavoce del Ministro degli Affari esteri, Meles Alem, aveva rassicurato i presenti che il rapporto tra l’ente ed il governo non aveva subito nessun contraccolpo.

I media locali avevano infatti avanzato l’ipotesi che l’accaduto possa essere ricondotto al mancato pagamento -da parte del governo etiope- del contributo annuale alla banca.

C’è da sottolineare che proprio nell’agosto di quest’anno, l’AfDB aveva assegnato finanziamenti per 84,3 milioni di dollari all’Etiopia per far progredire la produzione di grano e aumentare i redditi degli agricoltori. All’evento, al quale parteciparono il ministro delle finanze etiope Ahmed Shide e il dottor Kamara ebbe un risalto a livello nazionale di non poco conto.

A Settembre il Consiglio di amministrazione della banca aveva concesso un finanziamento di 104 milioni di dollari per la costruzione e l’ampliamento delle infrastrutture per il trasferimento di energia elettrica nella parte orientale del paese.

Il governo etiope dal canto suo, aveva rassicurato la Banca africana di sviluppo che il suo personale in Etiopia e coloro che viaggiavano nel paese in missione “avrebbero continuato a godere del pieno rispetto dei loro diritti, privilegi e immunità diplomatiche ai sensi della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche e dell’accordo sul paese ospitante della Banca africana di sviluppo con il governo dell’Etiopia”.

Il 22 Novembre la banca ha inviato ad Addis Abeba una delegazione di alto livello per un vertice con il governo etiope il cui esito è sotto gli occhi di tutti. La valutazione della delegazione è stata che la situazione non era stata affatto risolta – ha affermato nella dichiarazione il presidente dell’AfDB Akinwumi Adesina.

Quanto emerso non ci fornisce la sicurezza che tutti i dipendenti della Banca africana di sviluppo possano sentirsi sicuri e protetti nell’esercizio dei loro compiti o negli spostamenti all’interno del paese” ha aggiunto.

Secondo il memorandum interno, la decisione della banca di ritirare il suo personale internazionale non influirà sul personale assunto a livello nazionale dall’Etiopia e l’ufficio della banca in Etiopia rimarrà aperto ma sotto un funzionario incaricato.

Secondo la Banca, al 30 settembre 2023, il portafoglio in corso della Banca in Etiopia comprendeva 22 progetti, per un totale di 1,24 miliardi di dollari. Il Presidente, tuttavia, ha avvertito che “mentre la Banca apprezza le eccellenti relazioni che ha con l’Etiopia fino a questo grave incidente, le sue continue operazioni e la sua futura presenza nel paese potrebbero essere influenzate negativamente se l’incidente non fosse completamente risolto“. 

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