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Rd Congo, Operatori sanitari nel mondo al fianco del premio Nobel Mukwege

Mentre nella Repubblica democratica del Congo continuano i massacri di civili e il conflitto che si protrae nell’est del Paese, in particolare nel nord Kivu,i da quasi 30 anni, ci sono organizzazioni umanitarie, come Operatori sanitari nel mondo, che nonostante i rischi proseguono le attività di assistenza della popolazione sofferente. Il più sanguinoso scontro armato dalla seconda guerra mondiale che coinvolge vari paesi, oltre il Congo sono coinvolti Rwanda, Uganda e Kenya, che ha inviato sue truppe a sostegno dell’esercito congolese, è principalmente economico: la causa principale è la corsa all’accaparramento alle risorse minerarie. La violenza e legata allo sfruttamento e al commercio illegale di minerali per i quali vengono messe in atto gravi violazioni dei diritti umani.
Mentre la crisi umanitaria e la mancanza di sicurezza che affligge il Kivu si aggravano ulteriormente con l’avanzata del gruppo armato M23, che opera di concerto con il sostegno diretto dell’esercito ruandese nell’ambito di un’altra guerra di aggressione e occupazione del territorio congolese, la politica della Commissione europea e il rafforzamento di un partenariato strategico con il regime dittatoriale di Kigali appare in totale contraddizione con il principio di coerenza e con i valori fondamentali dell’UE, in particolare la promozione della pace e dei diritti umani, che dovrebbero essere, in coerenza con i trattati europei, obiettivi fondamentali nelle sue relazioni esterne.
A denunciarlo attraverso il portavoce di OSM, Claudio Scatolq, il premio Nobel per la Pace Denis Mukwege, con il quale la ong di Castel Volturno ha stretto un accordo di partnerariato che coinvolge anche alcuni ospedali italiani.
“In un contesto di allarme crescente ribadiamo il nostro appello lanciato a Strasburgo nel 2014 in occasione dell’assegnazione del Premio Sacharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo a “garantire una maggiore coerenza tra le politiche economiche e il rispetto dei diritti umani, e a collocare la dignità umana al centro delle preoccupazioni economiche e finanziarie, e sollecititiamo le istituzioni e i paesi europei a rendere efficace e vincolante il regolamento UE sulla due diligence per i canali televisivi. fornitura di minerali, entrato in vigore nel 2021 e tuttavia in gran parte deviato da opachi flussi transfrontalieri e canali di approvvigionamento tra la RDC e il Ruanda. In caso contrario. la cosiddetta transizione energetica verde e pulita resterà rossa del sangue delle donne e dell’incanto congolese del salio delle attività criminali dei gruppi armati. Ci auguriamo che i cittadini europei che amano la pace e la giustizia sociale ascoltino questo appello e cambino rotta in vista delle prossime elezioni del giugno 2024” si legge in un documento affidato a Operatori sanitari del mondo dal dottor Mukwege.

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