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Transgenerazionalità, inclusione dei migranti e ricchezza delle differenze attraverso l’arte radicale che parla al cuore

Genitori e figli simulano un addio per un’opera che terminerà dopo 20 anni. Migranti che raccontano storie da una tavola imbandita sospesa in mezzo al mare e riflessioni sul diritto di tutti i corpi a esistere ed essere amati. La presentazione delle opere del duo artistico Kyrahm e Julia Pietrangeli al Venice International Performance Art Week a cura di VestAndPage a dicembre.

Punto di riferimento per la live art in Italia, a dicembre Kyrahm e Julia Petrangeli, due artiste e performer italiane note per la loro avveniristica visione del mondo, attiviste per le pari opportunità e i diritti civili, vincitrici di numerosi riconoscimenti internazionali, prenderanno parte alla Venice International Performance Art Week a cura di VestAndPage con tre opere: (A)mare Conchiglie, un progetto tra documentario e performance con protagonisti migranti che raccontano le loro storie da una tavolata sospesa in mezzo al mare; “Memento Vivere, un’opera che terminerà tra 20 anni” nato in collaborazione con Maria Elena Masetti Zannini, dove genitori e figli, invitati a confrontarsi davanti la telecamera, simulano un addio imminente dove cercano di dirsi tutto per non lasciare nulla in sospeso. Dopo 20 anni, chi rimarrà tirerà le somme del patto fatto. Al progetto hanno aderito persone da diverse parti d’Italia. Il terzo lavoro che verrà proiettato è “Ecce (H)omo, guerrieri” sul diritto di tutti i corpi ad esistere ed essere amati. Una riflessione su disabilità ed affettività, diritti LGBTQIA+.  Il quarto è Graal di Kyrahm un rituale performativo a cui hanno preso parte individui provenienti da diverse parti del mondo per un messaggio inclusivo con un abbraccio poetico tra persone i cui paesi d’origine sono in conflitto.

Tutti questi lavori sono performance avvenute dal vivo e documentate dalle due artiste  sottoforma di progetti tra documentario e videoarte.

Le due artiste, fondatrici del progetto Human Installations, già in passato in nomination al Premio Globo d’oro, vincitrici del premio Arte Laguna di Venezia, miglior film sezione Comizi d’Amore del festival del cinema Arcipelago, tra le trenta migliori gender exploration performance del mondo per IDkex in Ohio, tornano a parlare al cuore senza retorica.

La loro opera di punta è Memento Vivere, un progetto artisticoche terminerà tra 20 anni di cui è online il suggestivo trailer; il lavoro integrale verrà proiettato per la prima volta alla rassegna internazionale di performance art e cinema performativo VeniceInternational Performance Art Week a cura di VestAndPage presso il Palazzo Mora di Venezia.

L’opera è stata ideata nel 2020, in un periodo storico dove genitori, nonni, nipoti non hanno potuto dirsi addio a causa della pandemia. Significative per la nascita di questo lavoro le parole del Primo Ministro inglese che a marzo 2020 disse “abituatevi a perdere i vostri cari” e la risposta di Mauro Berruto, letterato, filosofo e antropologo: “Noi non apparteniamo a questo modo di pensare, noi siamo Enea che prende sulle spalle Anchise, il suo vecchio e paralizzato padre, per portarlo in salvo dall’incendio di Troia, che protegge il figlio Ascanio. Noi siamo Virgilio che quella storia l’ha regalata al mondo. Noi siamo Gian Lorenzo Bernini che, ventiduenne, quel messaggio l’ha scolpito per l’eternità, nel marmo”.

Un progetto che si prefigge l’obiettivo di dare un degno saluto ai propri cari dove parole, ricordi e promesse sono affidate a quest’opera partecipata che si concluderà tra due decenni. Trascorso questo lungo periodo di tempo, la performance, che nella sua documentazione si fa non solo videoarte, ma soprattutto raccolta e archivio, verrà ripetuto con le persone rimaste (molto probabilmente i figli) che torneranno a raccontare  “nostalgie, conquiste, perdite, successi, fallimenti del patto fatto”.

Il nuovo trailer qui:

https://vimeo.com/883513401

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