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Tigray, la guerra più sanguinosa del 2022. Oggi si combatte la fame

Le armi hanno taciuto eppure negli ospedali del Tigray i medici tentano il tutto per tutto contro la fame. Il report e i dati che sconvolgono il mondo.

Dopo la firma degli accordi di pace che ha messo fine ai combattimenti tra le forze federali dell’ENDF con gli alleati regionali e quelle delle Tigray Defence Forces, la siccità prima e l’invio degli aiuti a singhiozzo in tutto il nord del paese hanno aggravato ulteriormente una situazione catastrofica a dir poco.

Ph. Credit: USAID
Ph. Credit: USAID

I flussi di aiuti al Tigray sono stati temporaneamente interrotti all’inizio di quest’anno. Il WFP e l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), tra i principali donatori di aiuti per la regione hanno sospeso i flussi dopo aver amaramente scoperto che venivano deviati per essere rivenduti sul mercato nero a danno di chi ne aveva realmente bisogno. Ad oggi il WFP ha affermato che l’invio degli aiuti dovrebbe riprendere entro questo mese di Luglio.

Anche se il governo etiope ha dapprima criticato la decisione, ha poi messo in campo una task force per indagare sull’accaduto e accelerare sulla ripresa dei flussi verso la regione, che ad oggi sono fondamentali per scongiurare il disastro totale.

Gebrehiwot Gebregziabher, direttore della Commissione per la gestione del rischio di catastrofi del Tigray, ha affermato che, a partire da aprile e maggio, la commissione ha ricevuto segnalazioni da diversi distretti e reparti nelle zone nord-ovest, est e sud-ovest del Tigray di persone che muoiono direttamente o indirettamente per fame. Ha detto che finora sono morte 595 persone nei distretti di sua competenza.

Gebregziabher, ha aggiunto, in un’intervista a VOA News, che negli ultimi tre mesi —a causa della sospensione degli aiuti umanitari— più di mille persone sono morte di fame.

Tigray, i leader del TPLF hanno creato una squadra per negoziare con il governo etiope
Getachew Reda, President, Tigray Interim Regional Administration.

Sarà la volta buona che gli aiuti riprendano la strada verso Mekelle? Ad oggi sappiamo che Il presidente dell’amministrazione ad interim del Tigray, Getachew Reda, il 5 Luglio ha dichiarato su Twitter di aver avuto colloqui con i funzionari del WFP sulla ripresa degli aiuti verso la popolazione della regione.

Gli atti di una tragedia in tutte le sue forme.

Un nuovo rapporto del Peace Research Institute di Oslo (PRIO), ha rivelato che con oltre 100.000 vittime, la guerra in Etiopia è stata la terza più mortale nel 2021, divenendo ben presto il conflitto più mortale al mondo nel 2022 e registrando il maggior numero di morti in battaglia dovuti a conflitti dal 1984.

Finbarr O’Reilly/The New York Times

Il rapporto pubblicato martedì 13 giugno, afferma che le morti registrate in tutto il mondo in conflitti che hanno coinvolto anche civili, sono state più di 204.000 nel solo 2022, con le guerre in Etiopia e Ucraina che tristemente detengono il record negativo con l’89% delle morti.

Etiopia, la guerra in Ucraina e gli effetti devastanti sull’economia

Mentre però la guerra in Ucraina ha attirato gran parte dell’attenzione mondiale, quella nel Tigray è passata quasi sotto traccia; “una guerra tra poveri” nella quale si registrano 81.500 morti in Ucraina e ben 100.200 morti nella guerra che coinvolto il Tigray.

Anche se la raccolta dei dati risulta sempre un lavoro tanto impietoso quanto impreciso, per questo vanno sempre presi con grande prudenza, sia l’Uppsala Conflict Data Program (UCDP) che lo stesso Olusegun Obasanjo, inviato speciale per il Corno d’Africa dell’Unione africana, nonché principale mediatore nella risoluzione del conflitto, hanno confermato la portata della catastrofe che si è abbattuta sulla popolazione della regione.

Olusegun Obasanjo, si è spinto ben oltre, dichiarando, nel gennaio di quest’anno, che la guerra nel Tigray potrebbe aver ucciso fino a 600.000 persone.

Etiopia, Obasanjo:”Oltre 600mila i morti per la guerra nel Tigray”

Atto dopo atto, l’Etiopia sembra alle prese con una tragedia senza fine. Alla guerra nel Tigray si è aggiunto lo scontro armato e frontale con le forze dell’Oromo Liberation Army, che lo stesso Peace Research Institute di Oslo ha registrato come uno dei sette conflitti armati in crescendo, a livello mondiale, nel corso del 2022.

 

 

 

 

 

 

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