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Suda. La firma dell'accordo tra i militari ed i civili, volto a porre fine alla crisi che pesa sul Paese dal colpo di Stato di un anno fa.

Sudan, firmato accordo tra militari e civili. Un anno fa il colpo di stato

Firmato oggi un primo accordo tra i militari, responsabili del colpo di stato di un anno fa, e la componente civile, allora estromessa dal governo.

Suda. La firma dell'accordo tra i militari ed i civili, volto a porre fine alla crisi che pesa sul Paese dal colpo di Stato di un anno fa.
Sudan. La firma dell’accordo tra i militari ed i civili, volto a porre fine alla crisi che pesa sul Paese dal colpo di Stato di un anno fa.

Khartoum, Sudan. Le forze militari e civili  hanno firmato oggi a Khartoum, un accordo quadro per stabilire un nuovo governo civile e porre fine al colpo di stato, attraverso il quale oltre 13 mesi fa, i militari presero il potere.

Il 25 Ottobre 2021 i militari presero con la forza il potere, arrestarono il Primo Ministro Abdalla Hamdok e centinaia di appartenenti alle Forze per la libertà ed il cambiamento.
Queste ultime, in maniera congiunta insieme ai militari, avevano fino ad allora portato avanti il paese, dopo aver rovesciato il regime islamista ultratrentennale di Omar El-Bashir.
Abdel Fattah al-Burhan Ph. Credit: Ashraf Shazly/AFP
Abdel Fattah al-Burhan Ph. Credit: Ashraf Shazly/AFP
In poche ore il presidente del Consiglio sovrano e Capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Abdel Fattah al-Burhan, annunciò lo scioglimento del Consiglio sovrano e l’imposizione dello stato d’emergenza, dichiarando che nel 2023 si sarebbero tenute libere elezioni.
L’accordo raggiunto oggi, parte centrale del processo politico è stato firmato tra lo stesso Abdel Fattah al-Burhan e da diversi gruppi civili, in particolare dalle Forze per la Libertà e il Cambiamento.
Suda. La firma dell'accordo tra i militari ed i civili, volto a porre fine alla crisi che pesa sul Paese dal colpo di Stato di un anno fa.
Suda. La firma dell’accordo tra i militari ed i civili, volto a porre fine alla crisi che pesa sul Paese dal colpo di Stato di un anno fa.

Un primo passo verso una vera transizione. L’accordo quadro prevede un periodo transitorio di due anni, a partire dall’elezione di un Primo Ministro (che avrà poteri più ampi in questa fase transitoria). Il processo culminerà con libere elezioni.

E’ prevista inoltre l’istituzione di un esercito nazionale professionale e l’attribuzione di un profilo criminoso ai colpi di stato militari.
Negoziato da funzionari delle Nazioni Unite, dall’Unione Africana, dal blocco regionale dell’IGAD e da alcuni diplomatici occidentali, l’intesa pone un accento particolare sulla politica estera del paese, che dovrà essere equilibrata e servire gli interessi nazionali sudanesi.
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