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Rd Congo, assaltati alcuni seggi a Goma. Cresce la tensione per il voto

Le tensioni del voto per le presidenziali in corso nella Repubblica democratica del Congo hanno causato i primi indicenti, alcuni seggi nella periferia nord di Goma, capitale del Nord Kivu, sono stati assaltati da sfollati ai quali non è stato permesso di votare perché non erano registrati.
La polizia ha risposto sparando in aria ma sembra ci siano vari feriti e un morto. Eppure, nonostante le molte incertezze riguardo alle sfide logistiche, la Commissione elettorale indipendente aveva rassicurato durante una conferenza che sarebbe stato garantito a tutti i congolesi di poter esprimere le proprie preferenze grazie anche al supporto di altri paesi.
Il 17 dicembre, il governo ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’Egitto per sostenere lo spiegamento di materiale elettorale, oltre alla missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nella RDC, che aveva accettato di distribuire i materiali su base limitata in diverse province. 

Bintou Keita, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite nella RDC, durante un recente briefing con gli ambasciatori presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha evidenziato i progressi costanti nel processo elettorale nonostante le significative sfide logistiche, finanziarie e di sicurezza.

In una lettera datata 12 dicembre, il governo di Kinshasa  aveva chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di consentire alla missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nella RDC, comunemente nota come MONUSCO, di estendere il proprio sostegno logistico ad altre province, s nonostante Kinshasa abbia chiesto un rapido ritiro delle forze armate della Repubblica Democratica del  Congo. Caschi blu dell’ONU.

Ma l’aiuto garantito dall’Onu non  sembra sia riuscito a garantire accesso al voto a tutti gli elettori, in particolare gli sfollati dei campi profughi di Goma e dintorni.

 

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