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Droni Bayraktar TB2. May 27, 2022. REUTERS/Aziz Karimov

Offensiva contro al Shabaab. “Elimineremo il terrorismo dalla Somalia”

Nelle ultime due settimane il governo, attraverso l’esercito nazionale somalo (Sna) ha avviato nelle regioni centrali del Paese la più vasta offensiva contro al Shabaab di sempre.

Le milizie legate alla jihad hanno lasciato sul campo centinaia di corpi di militanti ma alla fine hanno ripreso il controllo di Booco, nella regione di Hiran. Il fatto eclatante consta nel fatto che per la prima volta in 13 anni, la loro roccaforte è stata violata.

L’esercito regolare somalo coadiuvato dalle forze speciali e dal supporto dei droni Usa, ha ripreso il controllo di oltre trenta villaggi nella regione di Hiran e Galgudud. Le azioni militari hanno portato all’uccisione di circa 200 affiliati al gruppo terroristico.

Il governo, attraverso le parole affidate all’agenzia “Sonna”, afferma di aver ripreso il controllo della città di Moqokori e di Jaw,  un’area strategica situata tra le città di Guri’el ed El Bur, nella regione centrale di Mudug.

Offensiva contro al Shabaab. La regione di Hiran
Offensiva contro al Shabaab. La regione di Hiran

Potrebbero apparire nomi privi di valore apparente, ma l’offensiva governativa è la prima azione del governo su grande scala per riprendere il controllo di intere porzioni del territorio nazionale andate completamente in mano al gruppo terroristico affiliato ad Al Qaeda oltre una decade fa.

Nelle scorse settimane il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud ha annunciato un’offensiva militare contro il gruppo terrorista al termine della riunione del Consiglio consultivo nazionale, iAd ha esortato i cittadini ad abbandonare le aree controllate dai jihadisti, in vista di un’escalation delle manovre contro i militanti.

Il Presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud
Il Presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud

“Al Shabaab dovrà confrontarsi con ogni metodo consentito dalla guerra: sarà bombardato, saccheggiato e sottoposto ad attacchi aerei, quindi state alla larga da loro” ha detto Mohamud. “Ogni membro di Shabaabha aggiuntoè un bersaglio, proprio allo stesso modo in cui il gruppoprende di mira e uccide il popolo somalo”.

Parole ribadite anche durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si è tenuta la settimana scorsa a New York.

“Ora siamo fiduciosi che, con un maggiore sostegno pubblico, il nostro governo eliminerà il terrorismo dalla Somalia perché il popolo somalo ha finalmente capito che le azioni repressive di al Shabaab non finiranno finché non agiamo all’unisono per raggiungere questo obiettivo. Il popolo somalo si è organicamente sollevato per sostenere il proprio governo”.

Il ruolo degli Usa nella lotta ad al Shabaab.

E’ lo stesso governo somalo a confermare l’apporto degli Usa nella lotta al terrorismo jihadista. Il Ministero dell’informazione ha confermato che le operazioni militari sono state condotte sotto la sorveglianza aerea dei droni Usa.

Il Comando africano degli Stati Uniti (Africom) ha affermato di aver effettuato lo scorso 18 settembre, su richiesta del governo federale della Somalia, un attacco aereo contro i miliziani di al Shabaab vicino a Bulo Burti, nella regione centrale di Hiran, uccidendo 27 combattenti.

Non è un caso. Le operazioni hanno preso il via ad una settimana di distanza dalla prima visita ufficiale a Washington del Presidente somalo, durante la quale ha incontrato il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan.

Solo quattro mesi fa, il Presidente statunitense Joe Biden aveva autorizzato il dispiegamento di un contingente di 500 uomini a contrasto delle azioni terroristiche di al Shaabab.

Un chiaro sostegno al Presidente neoeletto Hassan Sheikh Mohamud e un chiaro marcia indietro rispetto la decisione di ritirare le truppe nel dicembre 2020 da parte del Presidente Trump: avevano pesato allora anni di rapporti tesi con l’allora presidente Abdullahi Mohamed “Farmajo“.

Secondo l’Africa Center for Strategic Studies, il numero di attacchi di al-Shabab è passato da 1.771 a 2.072 nell’anno successivo al ritiro degli Stati Uniti, con un aumento del 17%.

Il porto di Berbera nel Sonmaliland, la regione autoproclamatasi Repubblica 31 anni fa, staccandosi dalla Somalia. Il porto è di forte interesse per l'Africom
Il porto di Berbera nel Sonmaliland, la regione autoproclamatasi Repubblica 31 anni fa, staccandosi dalla Somalia. Il porto è di forte interesse per l’Africom

In realtà gli Usa starebbero pensando ad una presenza anche nel Somaliland, la regione autoproclamatasi Repubblica del Somaliland, staccatasi dalla Somalia 31 anni fa, ma mai riconosciuta a livello internazionale.

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Il nuovo attore regionale, la Turchia.

Anche in questo caso è lo stesso governo somalo a confermare il dispiegamento di droni turchi nell’offensiva militare contro al Shabaab.

Il ministro dell’Interno Ahmed Mo’alim Fiqi ha affermato che i droni da combattimento e di sorveglianza della Turchia hanno fornito supporto aereo all’esercito somalo che nelle ultime settimane ha lanciato – in collaborazione con il Comando Usa per l’Africa (Africom) e le milizie dei clan armati – una vasta offensiva nelle regioni centrali di Hiran e Galgudud.

Droni Bayraktar TB2. May 27, 2022. REUTERS/Aziz Karimov
Droni Bayraktar TB2. May 27, 2022. REUTERS/Aziz Karimov

La Turchia è tra i principali alleati del governo somalo e Mogadiscio ospita la più grande base militare d’oltremare della Turchia, aperta nel 2017, dove si sono addestrati migliaia di soldati somali.

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