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Forze di sicurezza somale all'esterno dell'Hotel Hayat a Mogadiscio. Afp

Somalia, al-Shabaab attacca hotel a Mogadiscio: 16 morti e decine di feriti

Sono decine i feriti causati dall’attacco di al-Shabaab all’hotel Hayat, nel centro di Mogadiscio, frequentato da politici e comunità internazionale. 16 i morti (bilancio provvisorio).

Prima una forte esplosione, un’autobomba piazzata all’entrata dell’hotel. All’arrivo dei primi soccorsi, come da copione, una seconda esplosione che ha investito  i soccorsi, causando vittime tra i membri delle forze di sicurezza e i civili accorsi sul posto. Infine, l’incursione nell’hotel con granate e fucili d’assalto.

Il portavoce della polizia di Mogadiscio Abdifatah Adan Hassan, ha precisato che la prima esplosione è stata causata da un kamikaze, lanciatosi contro la struttura esterna dell’albergo.

Forze di sicurezza somale all'esterno dell'Hotel Hayat a Mogadiscio. Afp
Forze di sicurezza somale all’esterno dell’Hotel Hayat a Mogadiscio. Afp

Gli assalitori hanno cercato di prendere possesso dell’albergo, un punto di riferimento per il mondo politico somalo, per le agenzie internazionali ed i giornalisti che coprono il Corno d’Africa.

Asserragliatisi in una delle camere dell’albergo, sotto l’assedio delle forze di sicurezza somale, hanno proseguito il loro attacco fino alle prime ore del mattino di oggi, sabato 20 Agosto (anche se alcuni testimoni hanno riferito ai media che raffiche di mitra sono state udite anche nelle ore successive.

Le forze di sicurezza somale sono riuscite a portare in salvo decine di ospiti dell’albergo, tra i quali molti politici e funzionari locali. Stando a fonti locali tra i feriti ci sarebbe anche il capo dei servizi segreti somali.

Al-Shabaab torna a colpire Mogadiscio dopo l’intensificazione degli attacchi a confine con l’Etiopia delle ultime due settimane. Nel 2011, dopo la sconfitta subita per mano delle forze di sicurezza somale, il gruppo terroristico legato ad Al-Qaeda è riparato nell’entroterra somalo, dove – in special modo nelle zone rurali- è fortemente radicato.

Militanti di al-Shabaab. Photo Credit: AFP
Militanti di al-Shabaab. Photo Credit: AFP

Nonostante il neo presidente Hassan Sheikh Mohamud e il primo ministro somalo alla fine di luglio si siano detti pronti al dialogo con al-Shabaab, gli attacchi a confine con la Somali Region etiope, hanno costretto (mercoledì scorso) le forze militari somale e le forze militari Usa (presenti stanzialmente a sud del paese in chiave antiterrorismo) a bombardare alcune basi del gruppo.

Un ulteriore tentativo di destabilizzare l’area, dopo quello andato avanti per giorni a confine con il vicino etiope, alle prese con la guerra nel Tigray e forti tensioni nella regione Afar ed Oromo.

L’attentato di oggi, potrebbe essere visto proprio come una risposta al ritorno delle truppe Usa nel paese e all’impegno di Washington nella regione, rafforzatosi dopo il crescente impegno cinese e russo nel Corno d’Africa.

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