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Intervista a Bartholomäus Grill, autore di “Africa! Guardando indietro nel futuro di un continente”

Signor Grill, nel suo ultimo libro (Afrika! Rückblicke in die Zukunft eines Kontinents) Lei ha scritto che i dittatori sono un grande problema per il continente nero. Mi può parlare di Joseph Kabila, che Lei intervistò nel 2017?

È stata la prima intervista che il signor Kabila ha dato dopo otto anni e all’epoca era ancora presidente della Repubblica democratica del Congo. Di recente un network internazionale di giornalisti investigativi ha dimostrato che Kabila è uno dei peggiori cleptocrati dell’Africa. Ha arricchito sé stesso ed il suo clan, ma nella nostra conversazione faceva notare di aver agito sempre in modo onesto e democratico.

Paul Kagame non è un cleptocrate, ma in ogni caso è un dittatore sanguinario, che uccide chi si oppone a lui, come ha fatto in Kenya (Seth Sendashonga) e in Sudafrica (Patrick Karegeya). Qual è la sua opinione sul dittatore del Ruanda?

Ebbene, il signor Kagame è in effetti un dittatore brutale che elimina chi si oppone a lui. Dall’altro canto, però, ha stabilito un modello economico di successo, seguendo la strategia di sviluppo della Cina. Kagame è come il dottor Jekill e Mr. Hyde.

Yoweri Museveni è al potere in Uganda dal 1986. È un uomo molto corrotto, ma continua ad avere il sostegno degli Stati Uniti. Qual è la sua opinione su di lui?

Quando Museveni prese il potere in Uganda, fu percepito come un modello di buon governo e di solida leadership africana. Pochi anni dopo, però, perse la sua rotta e divenne un autocrate. È sempre valido quel proverbio che dice: il potere corrompe, il potere assoluto corrompe in modo assoluto.

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