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Zimbabwe, cento giorni di ingiusta detenzione per due parlamentari dell’opposizione
Sono trascorsi 100 giorni esatti dall’arresto del leader dell’opposizione dello Zimbabwe, Job Sikhala, e di un altro parlamentare, Godfrey Sithole.
Cento giorni di detenzione arbitraria e illegale, a volte senza neanche poter vedere i loro avvocati.
Sikhala, presidente della Coalizione dei cittadini per il cambiamento, e Sithole sono stati arrestati il 14 giugno, al termine dei funerali dell’attivista politica Moreblessing Ali, ritrovata morta col corpo mutilato tre giorni prima dopo tre settimane di sparizione.
Secondo i magistrati, i due esponenti politici hanno incitato alla violenza. Più volte la loro richiesta di rilascio su cauzione è stata respinta.
Amnesty International ritiene che le accuse contro Sikhala e Sithole siano inesistenti e che la loro continua detenzione faccia parte del collaudato sistema di repressione dell’opposizione politica da parte delle autorità zimbabweane.
Nella foto una seduta del parlamento dello Zimbabwe